La Nuova Sardegna

Nuoro

ORGOSOLO 

«Strade al buio: paese abbandonato»

di Nino Muggianu
«Strade al buio: paese abbandonato»

Gli operatori turistici sollecitano il Comune a intervenire

09 novembre 2018
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ORGOSOLO. «Va bene fare marketing e imparare l’inglese per accogliere al meglio i turisti. Giustamente il sindaco rileva su La Nuova che quest’anno c’è stata una crescita per quanto riguarda le presenze del turismo nel nostro paese e allo stesso tempo auspica che i visitatori restino per qualche giorno nelle varie strutture ricettive del paese. Ma io dico, provate a fare un giro di sera per le strade del centro: nel corso c’è buio e le strade sono una vera e propria indecenza». Il rilievo è di Giovanni Filindeu, portavoce di un gruppo di operatori turistici che invitano l’amministrazione comunale a fare la sua parte per migliorare tutti insieme. «La segnaletica è sparita – aggiunge Filindeu – gli stop sono cancellati da tempo e nessuno si è preoccupato di rifarli. È un paese all’abbandono completo, lasciato a se stesso. Ci stiamo organizzando per costituire in comitato di protesta Vogliamo andare in Comune se qualcuno ci presta ascolto». «Il paese è invivibile – continua l’operatore turistico – specie la sera. Quello che resta dell’illuminazione pubblica sembrano lumicini sparsi. Quando ci siamo presentati in comune per chiedere spiegazioni di tale abbandono la risposta è stata sempre la stessa, “Non ci sono soldi” e noi vogliamo fare turismo in questa maniera». Filindeu ricorda di aver rilevato la lamentela dei visitatori lo scorso fine settimana quando c’era la manifestazione Autunno in Barbagia a Mamoiada, «forse lì le strutture erano piene e molta gente è venuta da noi ma tutti hanno rilevato questi problemi sopratutto del buio pesto nella via principale del paese. È vero che i turisti vengono da noi, anche oggi è pieno di visitatori ma che immagine diamo del nostro paese». Un altro problema segnalato dagli operatori turistici è che in un paese di 5 mila abitanti ci sono solo due vigili urbani, ma è sempre perché «mancano i soldi», e un altro fatto evidenziato è che da tempo è impossibile mettersi in comunicazione con il palazzo comunale, i telefoni sono muti, e questo succede da più di 4 mesi. «Oltre agli operatori – conclude Filindeu – si deve muovere anche l’amministrazione comunale. Ricordiamo che noi paghiamo le tasse al Comune ma i servizi non si vedono».

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