La Nuova Sardegna

Nuoro

Poliambulatorio, riprende il servizio di mammografia

di Alessandra Porcu
Poliambulatorio, riprende il servizio di mammografia

Macomer, sospeso da 4 mesi per un guasto al macchinario: 400 donne in attesa La Assl assicura: «Saranno tutte richiamate e le visiteremo al più presto»

10 novembre 2018
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MACOMER. Ci sono voluti esattamente 120 giorni (e la denucia-segnalazione della Nuova Sardegna) per ripristinare il servizio, ma finalmente nel Poliambulatorio di Macomer si può effettuare di nuovo l’esame al seno. A causa di un guasto al tubo radiogeno, il 29 giugno il mammografo aveva smesso di funzionare con buona pace di medici e pazienti. Più di 400 le donne che per quattro lunghi mesi non hanno potuto sottoporsi alle visite di controllo e prevenzione. Così, tra polemiche, disservizi e attese infinite è trascorsa l’estate e nel frattempo è anche inizato l’autunno. «Ora – fanno sapere dalla struttura sanitaria del Marghine – dopo un lungo periodo di stand by si è tornati alla normalità. Le mammografie vengono effettuate regolarmente quattro volte a settimana». Impossibile, però, aumentare il numero delle pazienti da sottoporre all’esame nei giorni prestabiliti. «Non possiamo utilizzare questo metodo per smaltire le liste d’attesa. Quello al seno è un esame delicato da effettuare con calma, cura e precisione», aggiungono.

In poche parole le pazienti che mesi fa si sono viste annullare la visita, prenotata magari molto tempo prima, dovranno continuare a essere pazienti. «Saranno richiamate tutte, nessuna verrà dimenticata», assicura Grazia Cattina, dirigente della Assl di Nuoro. Come detto il mammografo è stato aggiustato e non sostituito, come tanti auspicavano, con uno di nuova generazione: ossia con quello 3D. L’apparecchiatura digitale è capace di effettuare un esame più approfondito. La cosiddetta tomosintesi mostra un’immagine tridimensionale della mammella. Ciò significa che lo studio stratigrafico è capace di ridurre del 40% il rischio di emettere una diagnosi errata. «Non escludiamo che in futuro anche l’ambulatorio radiologico del Poliambulatorio di Macomer possa essere dotato del macchinario. Al più presto provvederemo a rendere nuovamente operativo quello in uso», aveva dichiarato nei primi giorni di ottobre la Dirigente Cattina. E in effetti le cose sono andate proprio in questo modo. Fino a data da destinarsi bisognerà continuare con quello tradizionale. «Meglio di niente», dice una paziente alzando gli occhi al cielo. Ma per un problema risolto, ecco che se ne presenta subito un altro. Da qualche tempo il centralino del Poliambulatorio non sarebbe più operativo. A quanto parrebbe, la persona che rispondeva al telefono sarebbe andata in pensione e, al momento, nessuno l’avrebbe sostituita. Capita, dunque, sempre più di frequente che possano trascorrere anche venti minuti prima che qualcuno risponda al telefono da uno dei vari ambulatori. «Ci assicureremo che le cose stiano davvero così e, in tal caso, provvederemo quanto prima a risolvere il problema», parola della dirigente Grazia Cattina.

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