La Nuova Sardegna

Nuoro

Provinciale chiusa, nuove polemiche

di Bernardo Asproni
Provinciale chiusa, nuove polemiche

Lodè, dopo la frana imprenditori e operatori turistici chiedono lavori celeri

11 novembre 2018
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LODÈ. La strada provinciale numero 3 è chiusa al traffico dal 30 ottobre in seguito all'evento franoso in località Su Lidone, nel tratto che unisce la frazione di Sant’Anna di Lodè a Siniscola. I lavori sono in corso, ma in tanti segnalano il forte malessere per la mancanza di interventi preventivi precedenti alla frana e per la tempistica e la risoluzione del problema in modo più rapido. Le amministrazioni locali hanno da sempre bussato e continuano a bussare alle porte dei "palazzi alti" ma le risposte evidentemente non sono state adeguate. Questo allorché questa arteria rappresenta la principale porta di Lodè e soprattutto è l’unica via d'uscita per la Frazione alle falde del Montalbo, per tutte le direzione, essendo a breve distanza della 131 dcn. Una delle voci che interpreta questa situazione di forte disagio è Salvatore Sanna, titolare dell’hotel ristorante Sant’Anna, a metà strada fra Lodè e Siniscola. «È una strada dimenticata da anni, senza segnaletica, cunette piene di sterpaglie che causano difficoltà di guida per ghiaia e terriccio – spiega Sanna – a quanto ho visto stanno tirando via mezzo costone roccioso. Non c’era altra soluzione per abbreviare il tempo e danni economici non solo per un paese come Lodè ma ancor peggio per la frazione di Sant'Anna. A sentire dalle voci bisogna avere pazienza».

I tempi tecnici, a quanto si lascia intendere, dovrebbero andare avanti per almeno un mese. E Sanna incalza: «Mettetevi nei nostri panni, la mia Azienda, l’hotel ristorante Sant'Anna, non può vivere di pazienza, ci vogliono ben altre cose per assicurare una vita decente nel bene e nel male. Siamo con le mani legate, personalmente preoccupato e amareggiato e preoccupato per far fronte e dare garanzia a tutto il personale che ci lavora e ai clienti. Insomma Su Tathatu no credete a s'amitu ossia chi ha la pancia piena non crede a chi ha fame. Pertanto credo che si poteva evitare tutto questo disastro tenendo sotto controllo la manutenzione sempre attiva». E chiude amaramente: «Valutatela voi la nostra sofferenza».

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