La Nuova Sardegna

Nuoro

Arbatax, un 36enne ancora nei guai per maltrattamenti

Arbatax, un 36enne ancora nei guai per maltrattamenti

Richiesta d’aiuto al 112 per sedare una lite in famiglia I militari aggrediti dall’uomo che cercano di bloccare

12 novembre 2018
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ARBATAX. Con una richiesta di aiuto alla stazione dei carabinieri un anonimo cittadino ha sollecitato l’intervento dei militari per sedare una lite familiare. L’ennesima. Quella di venerdì è stata una serata movimentata ad Arbatax: i militari della Compagnia di Lanusei hanno arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, Marco Repetto, 36enne disoccupato residente nella frazione ogliastrina. L’uomo, con diversi precedenti specifici era già stato arrestato qualche anno fa per aver manifestato comportamenti violenti nei confronti di alcuni famigliari. Venerdì la storia si è ripetuta. Sotto gli effetti dell’alcool, Repetto ha perso ancora una volta il controllo e con fare violento si è scagliato contro la madre e il fratello minore. Una volta giunti nell’abitazione i militari della squadriglia carabinieri di Arzana e della stazione di Santa Maria Navarrese e Tortolì, hanno cercato di sedare gli animi tentando di bloccare il giovane che, nonostante la loro presenza, non solo ha continuato a inveire contro i famigliari, percuotendo il fratello con un pugno ma ha pure reagito, insultandoli, contro gli uomini in divisa. Una volta bloccato, visto il suo stato di alterazione è stato invece sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio e trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro dove è stato piantonato dai carabinieri per tutta la notte. Le vittime, invece, sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei per le cure del caso. L’uomo assistito dall’avvocato Daniele Murru, è comparso il giorno dopo davanti al gip Gianpoaolo Diana che ha convalidato l’arresto. Il legale ha chiesto i termini, così Marco Repetto verrà processato per direttissima il prossimo 29 novembre. Intanto per lui si sono aperte le porte del carcere di san Daniele a Lanusei. Negli ultimi anni sono stati più di trenta gli interventi dei carabinieri di Lanusei presso l’abitazione dell’arrestato a causa dei comportamenti violenti che ha messo in atto ai danni dei componenti della sua famiglia.

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