La Nuova Sardegna

Nuoro

Processo alluvione no al cambio di sede

Processo alluvione no al cambio di sede

L’udienza per ora resta al terzo piano del Palazzo di giustizia La difesa aveva sottolineato la carenza di sedie e spazio 

12 novembre 2018
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NUORO. Requisite tutte le sedie, panche, panchette, sedute varie che il Palazzo di giustizia offriva: vista l’impossibilità, per diverse ragioni, e per il momento, di spostare l’udienza in una sede più capiente, i vertici del tribunale hanno dovuto arrangiarsi come potevano sfruttando le risorse interne.

E così, stamattina, il processo nato dalle tre inchieste legate all’alluvione del novembre 2013, non si sposterà dal tribunale, come chiedevano gli avvocati della difesa, ma resterà nella stessa aula del Palazzo di via Leonardo da Vinci dove è stato dichiarato ufficialmente aperto. Nessun trasloco, dunque, né spostamento in un auditorium, una sala convegni più adeguata al numero delle parti in causa. Quantomeno per ora, per questa prima udienza riservata a tre testi dell’accusa, il processo non si sposta da via Leonardo da Vinci, come del resto aveva annunciato il presidente della sezione penale, Giorgio Cannas.

I vertici del tribunale sono riusciti, già dai giorni scorsi, a recuperare dai diversi piani del Palazzo di giustizia il numero di sedie o sedute necessarie quantomeno per far sistemare tutti gli avvocati della difesa, i legali di parte civile, i responsabili civili e i due pubblici ministeri Emanuela Porcu e Ilaria Bradamante. Ma il caso- sede, tuttavia, potrebbe solo essere rinviato alle prossime settimane, quando non è escluso che i vertici del Palazzo trovino soluzioni diverse.

Stamattina, intanto, il processo-alluvione entrerà finalmente nel vivo con l’audizione dei primi tre testimoni dell’’accusa: si tratta di Giorgio Onorato Cicalò, Francesco Tola e Simone Canè. Lunedì 26 novembre, invece, verranno sentiti Marinella Zizi, Pietro Pintori e Vincenzo D’Angelo. (v.g.)

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