La Nuova Sardegna

Nuoro

Lotzorai, fondi regionali per la nursery di anguille

di Lamberto Cugudda
Lotzorai, fondi regionali per la nursery di anguille

Agris e Università insieme per il ripopolamento alla foce del rio Pramaera  Un secondo intervento del Piano di gestione è previsto per oggi a Ulassai

14 novembre 2018
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LOTZORAI. Piano Regionale di gestione dell’anguilla: via a due ripopolamenti della specie in Ogliastra. Ieri si è operato nella foce del Rio Pramaera e quest’oggi nel Rio Ulassai (nell’omonimo centro). Il tutto è gestito da Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari) e dall’ Agris (Agenzia della Regione). «L’anguilla – afferma il professor Andrea Sabatini, ricercatore del Dipartimento Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari – è una specie bizzarra il cui ciclo presenta ancora degli aspetti misteriosi: cresce nelle nostre acque (fiumi e lagune) e si riproduce nel Mar dei Sargassi dopo un lungo viaggio attraverso l’oceano. Le larve appena nate intraprenderanno il percorso inverso trasportate dalle correnti oceaniche e giungeranno nella foce dei nostri fiumi allo stadio di ceche chiamate in inglese glass eels per la loro trasparenza». Il ricercatore spiega che si accresceranno nelle acque interne con stadi successivi, ragano e anguilla gialla, fino a quello di anguilla argentina (filatrota per i pescatori sardi) pronta per riprendere il suo viaggio. «I cambiamenti climatici – prosegue il professor Sabatini –l’inquinamento, la riduzione delle portate dei fiumi, lo sfruttamento sconsiderato, hanno portato la specie ad essere inserita nelle liste rosse Iucn di quelle a rischio. La commissione europea è intervenuta emanando il regolamento CE 1100/2007, le cui misure sono state recepite anche in Italia con un Piano nazionale. In base al quale la Regione ha approvato un proprio Piano di gestione dell’anguilla affidando all’agenzia Agris un progetto di monitoraggio della risorsa anguilla per garantire il recupero dello stock». Nell’ambito del progetto, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Universitadi Cagliari (responsabile scientifico il professor Andrea Sabatini), Agris (responsabili di progetto i dottori Nicola Fois e Giovanna Chessa), Laore e il Servizio Pesca dell’assessorato alle Politiche agricole, è stata predisposta un’attività di ripopolamento nei due fiumi, con esemplari di anguilla pescati nelle nostre acque. «L’attività è iniziata a marzo con l’intercettazione sulla foce del Rio Pramaera (Lotzorai) delle ceche in arrivo dal Mar dei Sargassi. Grazie all’aiuto di Adriano Deiana, concessionario dell’area, gli animali sono stati prelevati e trasportati nell’impianto di anguillicoltura a San Nicolò d’Arcidano».

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