La Nuova Sardegna

USSASSAI. «Resistere sempre contro l’imperante spopolamento» è un motto che ben si addice al sindaco di Ussassai, Gianni Deplano. Un amministratore locale che nonostante le mille difficoltà quotidiane continua a battersi in tutte le sedi «per cercare di salvare le nostre piccole comunità delle zone interne, alle quali lo Stato e la Regione tagliano sempre più trasferimenti di fondi e anche i servizi essenziali». E in effetti, basta pensare a quanto accaduto nella stagione estiva e alla mobilitazione che si è dovuta portare avanti per ottenere il nuovo medico di base. Ussassai, quest’anno, è diventato il centro più piccolo fra i 22 dell’area ogliastrina; i residenti sono appena 556, per la maggior pensionati.

«Di questo record negativo – afferma il primo cittadino di Ussassai – la nostro comunità ne avrebbe fatto volentieri a meno. Ma non possiamo nascondere che la situazione è tremendamente difficile per tutti. Eppure basterebbe cercare di capire come potere ridare “fiato” ai piccoli centri delle zone interne, come appunto il nostro». Deplano spiega che ci sono tantissimi pensionati, nelle città, che potrebbero, grazie a una “fiscalità speciale”, anche pensare di trasferirsi a vivere nei piccoli paesi «dove ritroverebbero una dimensione più a misura d’uomo, grazie anche al contatto quotidiano con grandi ricchezze ambientali, alle tradizioni enogastronomiche sarde e altro ancora».

Ma per il sindaco ussassese non si fa nulla. «Basta pensare al trenino verde – conclude – primario attrattore turistico ogliastrino, ma che da tre anni non viene più fatto transitare nel nostro territorio comunale». (l.cu.)