La Nuova Sardegna

Nuoro

Biosfera, Spanu al meeting

Il sindaco di Lodè all’evento nel parco nazionale del Vesuvio

15 novembre 2018
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LODÈ. Il sindaco di Lodè Graziano Spanu, ha partecipato nel parco nazionale del Vesuvio, al primo meeting delle riserve di Biosfera. Assente il presidente Tola, è toccato a Spanu illustrare progetti e iniziative dell’area Tepilora, Rio Posada e Montalbo riconosciuta lo scorso anno. La "Riserva di Biosfera interessa un territorio di poco più di 165.000 ettari in 17 Comuni ed è suddiviso in quattro sistemi territoriali differenti: I massicci granitici di Monte Nieddu Pedra Bianca monti di Alà, altopiani di Buddusò e Bitti. Il bacino ed il delta del Rio Posada, Montalbo e Monte Nurres e l’area costiera da Budoni a capo Comino.

«Il risultato è una ricchezza culturale, tipicità e tradizioni vive frutto di più cicli di resilienza antropologica alle pressioni esterne – ha spiegato Spanu – nella Riserva di Biosfera vivono stabilmente circa 50mila abitanti, che diventano circa 250mila nel periodo estivo. Pur essendo una riserva costituita da poco, stiamo cercando di dare concretezza all’importante riconoscimento, avviando diverse progettualità con l’ufficio Unesco Europa di Venezia che ha coinvolto una ventina di giovani provenienti dal territorio e da tutto il mondo. Nel settembre 2017 è stata selezionata una delegazione di giovani del territorio che ha partecipato al Forum Mondiale MaB alla Riserva di Biosfera del delta del Po. Oltre alla collaborazione con l’Università di Cagliari sono state poste le basi per la diffusione di un questionario ideato da Crenos finalizzato alla raccolta di dati utili per analizzare la competitività e la sostenibilità della destinazione turistica della Riserva e delle aziende che operano nel settore turistico. Sul fronte educativo, si è invece sviluppata un attività nell’ambito del progetto Edu 2018 e organizzato un corso di formazione per i docenti delle scuole del territorio sul programma Mab e sui valori della nostra Riserva di Biosfera. «Consapevoli che quanto fatto sia solo l’inizio di un lungo percorso – conclude Spanu – il comitato di gestione, assieme ai 17 Comuni della Riserva, sono fortemente motivati a dare concretezza al riconoscimento Mab ottenuto, lavorando coesi ed in maniera sinergica per favorire la conservazione attiva del territorio, lo sviluppo del turismo sostenibile e delle produzioni agro-alimentari ed artigianali tipiche delle economie rurali delle nostre comunità, cercando di contrastare lo spopolamento che caratterizza le nostre aree interne che non è solo perdita di risorse umane, ma anche di cultura, presidio del territorio, saperi e ricchezza. (s.s.)

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