La Nuova Sardegna

Nuoro

Tossilo, ambientalisti contro Rubattu

di Giulia Serra
Tossilo, ambientalisti contro Rubattu

L’assessore apre alla differenziata, Zero Waste lo contesta: dove è stato finora?

16 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Brindisi e applausi, ma forse anche no. La gestione della piattaforma dei rifiuti della Tossilo spa infiamma ancora una volta il dibattito pubblico cittadino. A intervenire questa volta è l'associazione Zero Waste Sardegna, la stessa che, insieme al comitato NbF, ha portato avanti una battaglia lunga e difficile contro la realizzazione del nuovo mega forno che brucerà 60 mila tonnellate all'anno di rifiuti solidi urbani e una percentuale di rifiuti speciali ed ospedalieri. Con una nota stampa, l'associazione risponde all'assessore all'ambiente Andrea Rubattu che, intervistato nel merito del lungo viaggio intrapreso dalle frazioni valorizzabili provenienti dalla raccolta differenziata di Macomer – che vengono trasportate a Macchiareddu – ha ribadito il suo impegno per rendere Tossilo una vera piattaforma per il riciclo e la necessità d'investire per abbandonare gradualmente la pratica dell'incenerimento. «Finalmente un assessore visionario e sognatore verrebbe da dire, ma i brindisi e gli applausi muoiono sul nascere, visto che quelle affermazioni appaiono del tutto lunari – scrivono – Per circa otto anni i cittadini hanno animato un dibattito unico in Sardegna sul tema rifiuti. Convegni, dibattiti pubblici, documenti che hanno fatto del tema l'argomento politico per eccellenza nel Marghine e a Macomer. Un ricorso al Tar vinto contro la realizzazione del nuovo nefasto inceneritore (che i suoi compagni di viaggio, assessore Rubattu, hanno voluto per Macomer) e il successivo ribaltamento della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato, hanno completato quella stagione di impegno civile. Di tutto questo l'assessore sembra non essersi accorto».

Entrando nel merito, Zero Waste va all'attacco: «Di quale piattaforma per il riciclo parla l'assessore? La stessa proposta dal comitato cittadino in opposizione alla realizzazione dell'inceneritore e sbrigativamente bocciata dalla Regione e dal Comune? L'assessore è consapevole che un centro/piattaforma del riciclo non è compatibile con la presenza di un inceneritore? Sembra che l'assessore non abbia letto l'ultimo piano di gestione dei rifiuti della Regione che – insiste l'associazione – prevede che il nuovo inceneritore debba rimanere in esercizio almeno fino al 2030». Ma se l'assessore Rubattu vive sulla Luna, per Zero Waste il sindaco arriva da Marte: «Antonio Succu chiede alla Regione che sia competitivo un sistema industriale come quello di trattamento dei rifiuti di Tossilo che non lo è dalla sua nascita e non lo sarà almeno sino al 2030. Un sistema che si regge solo grazie alle salatissime tariffe imposte a quegli stessi cittadini che non hanno mai avuto voce in capitolo sulla programmazione del sistema. Lo chiede alla Regione che, del malfunzionamento di quel sistema industriale, è una dei principali responsabili».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative