La Nuova Sardegna

Nuoro

La Regione paga i vecchi espropri

di Francesco Pirisi

Cinque milioni in arrivo subito alle casse del Comune per far fronte agli storici debiti fuori bilancio

18 novembre 2018
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NUORO. Si intravedono all’orizzonte i fondi della Regione per aiutare i Comuni a fare fronte ai debiti derivanti da espropri di terreni. Cinque milioni è la prima posta del bilancio, quello del 2018. Li ha deliberati il consiglio regionale il 23 ottobre. La tranche iniziale, la più piccola, considerato che è di 50 milioni lo stanziamento previsto nel programma finanziario triennale, già approvato dalla giunta e che nelle prossime settimane sarà all’esame del Consiglio regionale per il via libera definitivo. Tra i Comuni beneficiari c’è Nuoro, alle prese con un indebitamento di oltre 60 milioni di euro con la Cassa depositi e prestiti, per lo più proprio per cause di espropri di vecchia data, le cui procedure non sono state chiuse in maniera regolare e tantomeno sono stati saldati i crediti ai proprietari delle aree.

Prima che i soldi siano materialmente nelle casse del tesoriere, il sindaco Andrea Soddu può già commentare con soddisfazione: «Grazie all’impegno del consiglio e della giunta comunale, del consiglio e della giunta regionale, dell’Anci e del Cal (il Consiglio delle autonomie di cui è presidente lo stesso Soddu, ndc), si è arrivati a varare una misura eccezionale che darà respiro al nostro ente e a tutti gli altri Comuni indebitati. Fondi con i quali sarà più facile dare risposte ai cittadini». Che il tempo di raccogliere i frutti sia arrivato l’ha confermato la giunta regionale, che nella riunione del 6 novembre ha approvato i criteri di ripartizione dei 5 milioni. E nello specifico, verrà trasferito a ciascun Comune un contributo «pari alla differenza fra l’onere di cui è gravato e l’importo corrispondente ai due terzi dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello di assegnazione (ossia del 2016, ndc)».

Il Comune di Nuoro aveva presentato all’assessorato regionale degli Enti locali una lista dei bisogni di 5 milioni di euro, dove sono stati calcolati solo i debiti fuori bilancio, quelli non entrati in piani di ammortamento con i soldi della Cassa depositi e prestiti. Con ogni probabilità una tra le richieste (se non la richiesta in assoluto) più importanti rispetto ai 45 milioni che sono la somma del fabbisogno complessivo presentato da 57 comuni. Sempre e comunque per chiudere i conti annosi con i titolari delle aree utilizzate per opere pubbliche o edilizia economico-popolare. Tanto che anche nell’ultima delibera la giunta ha previsto tra i titoli giuridici del debito quella di sentenze esecutive, arbitrati e transazioni di procedure espropriative.

Mettendoci dentro la possibilità, in un primo tempo non prevista, di fare fronte con i fondi regionali anche a parte delle pendenze per debiti oggetto di piani di ammortamento, nei casi del permanere di residui non saldati.

Poco o niente tuttavia che possa tornare utile alla parte grossa del debito del comune di Nuoro, stimato alla fine di agosto in circa 64 milioni di euro, tra quota capitale (38 milioni) e quota interessi (26 milioni). Tuttavia, l’alleggerimento del peso è pianificato anche per quella che è la mole grossa del debito.

Attraverso la chiusura dei rapporti con la Cassa depositi e prestiti e il trasferimento dell’esposizione finanziaria al mercato libero, che chiederà un interesse di circa il 2,3 per cento, contro il 5 e passa attuale. Il risparmio complessivo si dovrebbe aggirare sui 10 milioni, sottratta la penale per la chiusura anticipata del contratto con la cassa. Le due azioni messe insieme realizzano il cammino virtuoso del risanamento.

Lo dice ancora il sindaco Soddu, che ritorna a commentare le ultime notizie arrivate da Cagliari: «Dicevo, c’è soddisfazione e rinnovata fiducia nella forza della buona politica di risolvere i problemi della gente, attraverso la collaborazione e la resilienza, ossia la capacità di superare le difficoltà. Una capacità che ci ha contraddistinto sin dall’inizio di questa lunga battaglia. Si tratta di un risultato storico, perché c’è dentro la volontà di affrontare con decisione l’annoso problema dei debiti del comune di Nuoro».

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