La Nuova Sardegna

Nuoro

I boschi fonte di reddito per l’economia dell’isola

Kety Sanna
I boschi fonte di reddito per l’economia dell’isola

A Nuoro la nuova scommessa della Regione: investire sull’immenso patrimonio alberato.  Argiolas: «Servono nuove infrastrutture». Spano: «Vitale proteggere il territorio»

20 novembre 2018
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NUORO. Il bosco e le foreste non solo come patrimonio da tutelare e valorizzare ma anche come risorsa economica su cui scommettere. Di questo si è parlato ieri nell’auditorium della Camera di Commercio durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno forestale della Sardegna alla presenza degli assessori regionali al Turismo Barbara Argiolas e della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. La mattina di lavori è stata aperta da Giuseppe Pulina, amministratore unico di Forestas che ha dato il via a un confronto partecipato durante il quale si è fatto il punto sul patrimonio boschivo dell’isola, in particolare come risorsa turistica. «È da un anno che si è iniziato a parlare di sostenibilità del paesaggio non solo come salvaguardia – ha detto l’assessore Argiolas –. Il vero nodo però è capire il passaggio da tutela a valorizzazione, trovando il giusto equilibrio. Ogni territorio deve scegliere su quali attrattive puntare e iniziare a informare su ciò che già può offrire. D’altra parte questo progetto di valorizzazione non può essere immediato – ha aggiunto l’assessore – La Sardegna ha iniziato a scommettere sulla rete escursionistica ma tanto occorre ancora fare. Se si vuole rilanciare l’interno bisogna creare infrastrutture e servizi laddove non ci sono. Stiamo parlando di opere che necessitano però di un periodo più o meno lungo per essere realizzate, perciò nel frattempo, occorre sfruttare ciò che abbiamo, cercando di creare professionalità, investendo nel marketing e nella comunicazione per far sì che il nostro territorio abbia visibilità».

L’assessore Donatella Spano elogiando la gestione del patrimonio alberato da parte di Forestas ha sottolineato come la Sardegna in questo anno sia stata al centro di riconoscimenti a livello europeo e internazionale. «L’opera di tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo da parte di Forestas – ha detto – è stato eccezionale. L’Europa ha riconosciuto il fatto che l’isolasia riuscita a proteggere i sui boschi dagli incendi. Segno che la macchina funziona». Sviluppo di filiera e tutela del paesaggio sono state le parole del sindaco Andrea Soddu che nel portare i suoi saluti ha fatto notare l’importanza del monte Ortobene che con i suoi 2258 ettari di bosco potrebbe diventare una piattaforma dove, attraverso strategie comuni e unendo sport, paesaggio, ricerca universitaria, prodotti forestali, creare una fonte di sviluppo per la città e il territorio. Nuovi progetti di crescita per la Sardegna che con un milione e 250mila ettari di boschi, nel 2017 si è dotata della rete escursionistica, istituita con l’articolo 28 della legge regionale 16. «L’obiettivo – ha detto il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau – è quello di favorire lo sviluppo del turismo sostenibile, attraverso una rete di percorsi destinati all’escursionismo. Così gli attuali 1000 km di sentieri escursionistici censiti dell’isola potranno diventare un sistema interconnesso e sviluppato sino a 4000 km, con segnaletica a standard Cai, che verrà gestito dalla stessa agenzia regionale Forestas. Una rete – ha aggiunto – che va nel senso della valorizzazione del ricco patrimonio che la Sardegna vanta. Un sistema importante che mette in rapporto la costa e l’interno dell’isola». Anche il commissario della Provincia, Costantino Tidu, ha sottolineato l’importanza, per la prima volta, del legame tra foresta e turismo, risorse del territorio, politiche agricole ed enogastronomia dell’interno che se sviluppate potrebbero diventare un traino per l’economia. «La scommessa è riuscire a creare lavoro e turismo tutto l’anno. Risorse che possono costituire una concreta strategia contro lo spopolamento».

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