La Nuova Sardegna

Nuoro

Pastori in allarme: le aquile attaccano le nostre greggi

di Sergio Secci
Pastori in allarme: le aquile attaccano le nostre greggi

Allevatore denuncia l’uccisione di una pecora da parte di una coppia di rapaci I responsabili del Tepilora: «Non è la specie reintrodotta, ma lo rimborseremo» 

20 novembre 2018
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LODÈ. Brutta sorpresa per un allevatore di Lodè che nel suo ovile in località Sos Golleos, alle pendici ovest del Montalbo nei pressi della cantoniera di Guzzurra, ha rinvenuto una pecora uccisa. A poca distanza, Pasquale Sanna, questo il nome dell’allevatore, ha notato la presenza di due aquile che si sono involate non appena. L’uomo si è dunque avvicinato al resto del gregge che pascolava nella zona per assicurarsi delle condizioni degli altri animali, che erano comunque tutte in buone condizioni. Sanna ha subito avvisato dell’accaduto il sindaco di Lodè Graziano Spanu, che è anche vice presidente del parco di Tepilora. Spanu ha contattato gli agenti della stazione forestale di Lula che hanno eseguito domenica un sopralluogo a cui seguirà l’accertamento di un veterinario per stabilire le esatte cause della morte dell’ovino.

L’attacco da parte di un’aquila è stato più volte documentato ed è accertata la presenza di alcune coppie che gravitano all’interno dell’area parco e sul Montalbo. Di solito, le prede più ambite sono gli agnelli e raramente si è sentito parlare di attacchi a pecore adulte anche se, fuori dalla Sardegna, è stato accertato seppur raramente che, soprattutto d’inverno, quando le prede abituali scarseggiano, i grossi rapaci possono attaccare animali di grandi dimensioni e consumarli sul posto per diversi giorni.

«L’allevatore attribuisce l’uccisione delle pecora a una coppia di aquile chesono lì da circa una settimana – dice il sindaco – Sanna in un primo momento mi ha parlato dell’aquila del Bonelli, ma questo è impossibile visto che loro cacciano solo piccole prede come conigli o piccioni. Il pastore confermainvece che si è trattato di grossi rapaci, probabilmente aquile, e che non hanno portato via la grossa preda che era con un agnellino. La sua paura ora è che facciano altri danni perché i due esemplari stazionano stabilmente nella zona».

Se il veterinario confermerà l’uccisione da parte dei rapaci, l’allevatore potrà fare una richiesta di risarcimento dei danni alla Provincia anche se per indennizzare gli allevatori si sta muovendo pure il parco di Tepilora. «Istituiremo un apposito capitolo nel prossimo bilancio – conferma il presidente Roberto Tola – Ne avevamo già parlato in occasione dell’arrivo delle cinque aquile del Bonelli e confermiamo la volontà di venire incontro agli allevatori per eventuali danni alle greggi che possano arrivare dai rapaci» .

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