La Nuova Sardegna

Nuoro

Riapre la miniera di Funtana Raminosa

di Giovanni Melis
Riapre la miniera di Funtana Raminosa

Gadoni, nuova vita al simbolo dell’economia estrattiva del paese della Barbagia

22 novembre 2018
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GADONI. Nuova vita per la vecchia miniera, un tempo fulcro dell’economia gadonese ed ora risorsa da sfruttare per il futuro del paese. Domani a Gadoni, dopo quattro anni di chiusura al pubblico riaprirà Funtana Raminosa. Da tempio dell’attività estrattiva ed industriale della Barbagia di Belvì, a sito di interesse turistico, culturale e ambientale.

Un luogo simbolo che per volontà dell’amministrazione comunale, retta dal sindaco Francesco Mario Peddio, si candida a luogo suggestivo per accogliere turisti e appassionati di archeologia mineraria. All’evento è dedicata una intera giornata. Si parte con un convegno, promosso da Confindustria Sardegna Centrale dal titolo “Funtana Raminosa. Valorizzazione del patrimonio minerario e le opportunità turistiche”.

Dopo i saluti del sindaco Peddio, interverranno il presidente di Confindustria Roberto Bornioli, i delegati di Igea, il consigliere regionale Antonio Gaia e l’assessore all’industria Maria Grazia Piras che, a un anno di distanza, torna a Gadoni con un risultato concreto: aveva promesso uno specifico impegno per il sito minerario gadonese e ha mantenuto la parola. L’assessorato regionale dell’Industria, l’Igea e l’amministrazione comunale hanno infatti completato l’iter amministrativo e le complesse procedure per il passaggio definitivo di una parte del patrimonio minerario al Comune di Gadoni, anche in vista della riapertura al pubblico del sito. L’evento si inserisce in una cornice istituzionale di grande rilievo: nel pomeriggio dello stesso giorno sarà inaugurata la miniera e la chiesetta campestre di Santa Barbara riconsacrata dall’arcivescovo di Oristano monsignor Ignazio Sanna.

«Non posso che essere soddisfatto di poter presentare ai gadonesi questo piccolo grande risultato – dice il primo cittadino – frutto di una continua interlocuzione e sinergia con l’assessorato all'industria, l’Igea e i tanti attori che si sono mossi per pervenire a questa giornata. La miniera è un tesoro inestimabile per il nostro paese e ora lavoreremo per renderlo fruibile a turisti e visitatori, al pari dei tanti beni ambientali e culturali presenti in paese. Puntare su un turismo di qualità non è più una utopia».

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