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Mensa scolastica e parcheggi, l’opposizione chiede chiarezza

SINISCOLA. In tema di mensa scolastica e di parcheggi comunali, i gruppi consiliari di opposizione hanno recentemente presentato due accessi agli atti. In riferimento al primo appalto sulla gestione...

25 novembre 2018
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SINISCOLA. In tema di mensa scolastica e di parcheggi comunali, i gruppi consiliari di opposizione hanno recentemente presentato due accessi agli atti. In riferimento al primo appalto sulla gestione 2012/16, ormai cessato, gli esponenti delle minoranze citano il recupero della morosità dovuta, al netto quanti hanno avuto riconosciuta la possibilità di fruizione del sostegno dei servizi sociali. «La cifra – affermano i consiglieri di Zente Nova-UpS, Siniscola insieme, Identità e rinnovamento – a suo tempo si aggirava intorno ai 70 mila euro. Chiediamo alla Giunta Farris se su questo ha vigilato, ovvero prima che quella cifra diventi un credito inesigibile». Il mancato recupero venne contestato dalle opposizioni della scorsa legislatura alla Giunta precedente. I cinque eletti nei banchi della minoranza chiedono che, «non avendo trovato riferimento alcuno negli ultimi bilanci, non si vada verso il dimenticatoio e si eviti il danno erariale». Il secondo accesso, invece, riguarda l’appalto in corso sulla gestione dei parcheggi cittadini: «Ha destato la nostra attenzione – proseguono Satta, Fronteddu, Bidoni, Pau e Carta – la rimodulazione del canone annuo che la ditta appaltatrice avrebbe dovuto versare nelle casse comunale, così come da bando e capitolato; si è passati da 51mila euro ad un canone di 20mila. La cosa ci lascia alquanto perplessi, poiché in relazione alla previsione iniziale nelle casse comunali entreranno 30mila euro in meno l’anno. Pensiamo che sarebbero entrate più risorse se a gestire i parcheggi fosse stato direttamente il Comune». Citata anche la proroga dell’appalto «per altri due anni». «I gruppi di opposizione – conclude la nota – intendono verificare il tutto ed, eventualmente, chiamare sindaco e assessori a rispondere in Consiglio». (m.p.)

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