La Nuova Sardegna

Nuoro

«Allevamenti di ostriche negli stagni»

di Sergio Secci
«Allevamenti di ostriche negli stagni»

Posada, il sindaco Tola: a Tundu e Palones porteremo avanti attività produttive

26 novembre 2018
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POSADA. Soddisfazione da parte del presidente del parco di Tepilora Roberto Tola per la decisione di assegnare un rilevante contributo economico per rilevare dal tribunale fallimentare gli stagni di Posada. «Sull’operazione legata all’acquisizione del compendio lagunare ci lavoriamo da circa un anno – dice Tola –. Devo innanzitutto ringraziare gli assessori regionali alla Programmazione Raffaele Paci e della Difesa dell’ambiente Donatella Spano per avere creduto e reso possibile la definizione della pratica, finanziando l’intervento. Ora si tratta di stabilire con il curatore fallimentare gli aspetti burocratici che ci consentiranno di diventare proprietari di un bene dall’immenso valore ambientale e paesaggistico. Oltre che per attività scientifiche e didattiche, con l’acquisizione dello stagno – prosegue il presidente nonché sindaco di Posada – si potranno portare avanti attività produttive, legate all’allevamento di specie ittiche e molluschi come ostriche e arselle». In questo modo il Parco diventa il volano per l’avvio di attività economiche compatibili. Per noi è una grandissima soddisfazione essere riusciti a ristabilire la demanialità su tutto il compendio lagunare dopo tanti anni di battaglie con La cooperativa La Bottarga, proprietaria degli stagni dichiarata fallita dal tribunale di Nuoro».

Proprio con la Coop, l’amministrazione Tola aveva avuto una lunga diatriba giudiziaria per vedersi riconosciuto il diritto ad utilizzare kayak e canoe nel tratto di fiume compreso tra su Tiriarzu e Orvile. Era arrivato poi l’ordine di sgombero dei locali della peschiera di san Giovanni dove l’amministrazione comunale, farà partire a breve una scuola per insegnare i sistemi di pesca. Gli stagni e il fiume di Posada, dopo ben 144 anni tornano quindi di proprietà pubblica. La Bottarga, ne era entrata in possesso nel 1995, con l’acquisto degli stagni Tundu e Palones e di una parte del fiume dalla vecchia proprietà che aveva acquisito i beni nel 1874 dopo la vendita dei possedimenti del Regno d’Italia. Cessioni che contemplavano tutte le paludi di Posada e Siniscola sino a Berchida per la somma di 2.146 lire.

La Bottarga nel 2001 aveva presentato un progetto per la riqualificazione produttiva con l’intenzione di utilizzare fondi Europei in materia di pesca e agricoltura ma il progetto non era decollato. Due anni fa , i legali della cooperativa avevano diffidato Legambiente e Comune ad organizzare giri turistici in canoa nel territorio del parco regionale di Tepilora. La vicenda si era conclusa con una sentenze del Tar e del Consiglio di stato che avevano dato ragione all’amministrazione comunale.

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