La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco Andrea Soddu: «Nuoro cambia volto»

di Luciano Piras
Il sindaco Andrea Soddu: «Nuoro cambia volto»

La Regione accredita 4milioni e 200mila euro per pagare vecchi espropri. «Ora abbiamo una prospettiva diversa»

26 novembre 2018
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NUORO. «No, non mi candido. Ho preso un impegno con la mia comunità, con la mia città, e quell’impegno voglio portarlo avanti fino in fondo. Propormi alle prossime elezioni regionali? Mi sembrerebbe di tradire il mio mandato». Risposta categorica, senza fronzoli. Tanto più ora che la buriana è passata. Scongiurato il commissariamento, scongiurata soprattutto la bancarotta del Comune. L’orizzonte attorno al palazzo municipale di Nuoro è decisamente più roseo. Il futuro comincia ad aprirsi e il sindaco della città Andrea Soddu è il primo a guardare lontano. «Abbiamo attraversato un mare in tempesta» esulta appena arriva la comunicazione che la Regione sta accreditando sui conti del municipio di via Dante ben 4milioni e 200mila euro dei 5milioni in totale che la giunta Pigliaru e il consiglio regionale hanno stanziato per tamponare le emergenze più gravi dei Comuni in sofferenza finanziaria. Per debito fuori bilancio, derivanti soprattutto dai vecchi espropri mai pagati nel corso dei decenni.

«Questi fondi regionali sono una risposta fondamentale sulla quale abbiamo sempre creduto» evidenzia Soddu nel suo ufficio al primo piano del palazzo civico. «Sono anche la dimostrazione che la Regione sa ascoltare e aiutare. Per questo ringrazio l’intera giunta, in special modo gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e del Bilancio Raffaele Paci, il consiglio regionale con tutti i nostri rappresentanti territoriali, l’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani, ndr) e il Cal (Consiglio delle autonomie locali, di cui Soddu è il presidente in Sardegna, ndr), così come ringrazio la giunta e il consiglio comunali, maggioranza e opposizioni, ognuno nei propri ruoli».

Una bella trovata elettorale a pochi mesi dal voto...

«No, non è così. L’assessore Paci mi ha sempre rassicurato, è stato di parola. A questo risultato siamo arrivati oggi semplicemente perché prima non c’erano le condizioni per poterlo fare. Certo è che la decisione lungimirante di destinare fondi regionali a Nuoro e agli altri Comuni in sofferenza finanziaria è già legge».

Cosa significa in concreto, cosa cambierà adesso?

«Da un lato questi fondi contribuiscono a mitigare l’esposizione finanziaria ormai datata. Dall’altro, questo aiuto esterno ha una valenza pratica nella vita dell’ente. Ora, infatti, possiamo intervenire con una prospettiva diversa sulla manutenzione della rete viaria, sul verde pubblico, sull’edilizia scolastica... ».

E dal punto di vista politico, cosa significa ricevere 4milioni e 200mila euro ?

«È la dimostrazione che Nuoro non è isolata, che Nuoro non è stata abbandonata dalla Regione. Nuoro, piuttosto, necessita di unità politica. Quattro milioni e 200mila euro subito disponibili servono a superare difficoltà amministrative, finanziarie, organizzative e politiche, ma non c’è dubbio che quel che abbiamo fatto non è ancora sufficiente davanti a una crisi mai vista prima, una crisi che è persino psicologica. Di sicuro siamo sulla buona strada, ma per raggiungere gli obbiettivi alti che possono garantire felicità alla comunità dobbiamo collaborare tutti, mettendo da parte le divisioni ideologiche, partitiche. Nuoro e il suo territorio devono essere al centro».

Quattromilioni e 200mila euro dei 5milioni che la Regione manda subito in circolo con l’assestamento di Bilancio. Fondi che per il triennio 2019-2021 potranno arrivare per tutti i Comuni in difficoltà fino a 55milioni, attraverso la Finanziaria.

«Anche per il prossimo triennio ci attendiamo risposta positiva. Mettendo insieme i risultati ottenuti, insieme agli sforzi che stiamo facendo per uscire dai debiti, alla fine del nostro mandato potremmo così dire di aver contribuito in maniera determinante alla risoluzione di uno storico problema e lasciare l’ente in condizioni di gran lunga migliori rispetto a quelle in cui l’abbiamo trovato noi».

Il Comune di Nuoro ha un’esposizione finanziaria di ben 65milioni, interessi compresi. Il 44% (29milioni) è dovuto a debiti fuori bilancio per gli espropri.

«Con i fondi arrivati dalla Regione pagheremo parte delle rate dovute alla Cassa depositi e prestiti e libereremo finalmente 550mila euro di accantonamenti annuali cui eravamo obbligati per via dei debiti. Questo significa poter liberare entrate e destinarle al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, così come prevede il nostro programma elettorale ed esige la comunità. È chiaro che avendo disponibilità da poter spendere per le strade, la biblioteca, l’università cambia la prospettiva di governo della città. È la città stessa che cambia volto. Già sapere che abbiamo evitato il dissesto e che quindi tutte le aliquote a carico dei cittadini non saranno portate al massimo (come altrimenti prevede la normativa nazionale in caso di bancarotta del Comune, ndr), è un ottimo risultato. Se poi aggiungiamo il Piano per le periferie e il Piano per il rilancio del Nuorese, per un totale di 60milioni di euro in ballo, beh... oggi siamo davanti a un orizzonte che ieri non c’era».

«Auspico che questo clima di unità, che ha portato importanti risultati, sia di esempio per la vita amministrativa del Comune nei prossimi anni» sottolinea ancora il sindaco Soddu. «Questa amministrazione ha sempre detto che la questione del debito era un fatto storico e non ha mai voluto cercare colpevoli o fare processi politici, perché ha preferito rimboccarsi le maniche e cercare di risolvere i problemi» chiude il primo cittadino.

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