La Nuova Sardegna

SINISCOLA. I tagli alla Sanità per di ridurre il deficit accumulato negli ultimi anni, sfavoriscono sicuramente le categorie più deboli. Tra questi anche tantissimi bambini con problemi di apprendimento: autistici e dislessici che a causa della scarsità di risorse, sono spesso costretti a lunghe attese, anche 120 giorni, prima di vedersi riconosciute le patologie e iniziare quindi le terapie riabilitative negli istituti convenzionati con l’azienda sanitaria. Un problema che tocca in particolare il distretto sanitario di Siniscola dove decine di bimbi con vari problemi fanno capo al servizio di neuropsichiatria infantile. I tempi di attesa sono lunghissimi e il personale è insufficiente mentre pare che le direttive regionali in materia di Sanità, siano indirizzate ad un accorpamento tra questo servizio e quello che si occupa degli adulti. Delle problematiche legate al servizio di neuropsichiatria infantile ospitato nel poliambulatorio, così come delle altre carenze sanitarie in baronia, se ne era parlato la scorsa settima durante l’ispezione del deputato del movimento cinque stelle Mara Lapia. Anche la conferenza dei sindaci, aveva espresso un duro documento di protesta già ratificato da alcuni consigli comunali del circondario sottolineando proprio le problematiche di Neuropsichiatria infantile dove risulterebbero diversi incarichi vacanti, tempi di attesa di 120 giorni e ben sessanta pazienti in attesa. «Davvero pare non si comprenda il dramma dell’autismo» dice il documento «e la mancanza di diagnosi di popolazione a rischio, crea un significativo aumento dei costi in termini economici ben superiore ai risparmi dovuta alla mancata copertura degli incarichi vacanti».