La Nuova Sardegna

Nuoro

«L’Ats discrimina Nuoro per i premi produzione»

di Valeria Gianoglio
«L’Ats discrimina Nuoro per i premi produzione»

La denuncia del Nursind: «A noi 203 euro, mentre a Sassari ne arrivano 867» «Frutto di un accordo illegittimo. L’azienda è unica, quindi serve equità» 

02 dicembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Una grande famiglia? Sì, ma solo in teoria e fino a un certo punto, e di sicuro non quando si tratta di distribuire in modo equo e tra le diverse aree socio-sanitarie locali, i premi di produzione per i dipendenti: il Nursind nuorese lo sostiene da diversi giorni. Da quando, scorrendo le cifre lorde del “pagamento della produttività anno 2017” da parte dell’Ats, l’azienda tutela salute, il sindacato degli infermieri che conta più iscritti nel territorio si è accorto che i dipendenti dell’Assl barbaricina erano il fanalino di coda in tutta l’isola. I circa 1900 tra infermieri, personale amministrativo e ausiliari dell’ex Asl nuorese, infatti, prenderanno 203 euro lordi di premio di produzione relativo al 2017, e circa 120 euro netti. Tutto a posto? Neanche per idea e per un motivo molto semplice: gli stessi colleghi dell’Assl di Sassari – che tra le altre cose conta due soli ospedali, ad Alghero e Ozieri, mentre le altre sono cliniche universitarie – prenderanno ben 867 euro lordi, seguiti dai colleghi di Carbonia con 830 euro di premio di produzione. E rispetto ai nuoresi stanno decisamente meglio anche i colleghi di Lanusei con 456 euro, di Oristano con 308 euro, del Medio Campidano con 305 euro. Per trovare il nome “Nuoro” bisogna scorrere fino all’ultimo posto di questa speciale classifica fatta di cifre lorde: 203 euro. Prima del capoluogo barbaricino, agli ultimi posti, c’è solo Cagliari con 225 euro.

Perché questa disparità di trattamento, si è chiesto il Nursind nuorese, visto e considerato che con la nascita dell’Ats in base alla legge, si è creata un’unica grande azienda sanitaria con un fondo unico anche per i premi di produzione? La risposta, in realtà, il Nursind ce l’ha ma non ne accetta affatto il contenuto perché quando quella decisione è stata assunta, alcuni mesi fa, non l’ha condivisa né vi ha preso parte. La ritiene irregolare a tal punto da averla segnalata anche alla responsabile Ats Sardegna per la prevenzione, corruzione e trasparenza, Paola Raspitzu. «Un accordo decentrato tra Ats e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Fials e Rsu – scrive il Nursind provinciale presieduto da Mauro Pintore – ripartisce in modo totalmente differenziato le risorse del fondo di produttività tra le diverse Assl dell’Ats, creando ingiusta disparità di trattamento tra i dipendenti dell’azienda. I dipendenti del comparto Assl di Nuoro prenderanno, a conti fatti, 120 euro netti pari a una media di 40 centesimi al giorno di produttività per ogni giornata lavorativa. Il tutto grazie all’accordo decentrato. Ma con questa distribuzione della produttività si mortifica l’impegno e la professionalità dei dipendenti dell’Assl di Nuoro ai quali vengono attribuiti fondi inferiori, nonostante assicurino quotidianamente il proprio massimo contributo».

Ma oltre a essere ingiusto, per il Nursind quell’accordo è anche illegittimo «perché contrario alle disposizioni delle legge regionale 17 del 2016 che istituiva l’azienda per la tutela della salute e che prevedeva anche l’uniformità delle regole nell’ambito delle Assl e trattamenti differenziati per tutti i dipendenti Ats. È paradossale e intollerabile che da una parte sia stata istituita l’azienda unica e dall’altra si applichino trattamenti differenziati tra i dipendenti della stessa, il tutto in violazione della legge regionale che istituisce l’Ats. L’Ats avrebbe dovuto procedere a un riequilibrio tra i fondi delle ex Asl al fine di evitare discriminazioni tra i dipendenti. I dipendenti dell’Assl di Nuoro ringraziano il dottor Moirano e l’assessore Luigi Arru per il trattamento discriminatorio ricevuto».

In Primo Piano
Stagione 2024

Turisti più attenti: è boom di prenotazioni anticipate

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative