La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, Paci incontra i 20 operai tornati al lavoro

di Federico Sedda
Ottana, Paci incontra i 20 operai tornati al lavoro

L’assessore regionale: «Otto mesi di contratto per cercare di riqualificare la zona industriale»

06 dicembre 2018
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OTTANA. Venti lavoratori licenziati prima del 2010 dalle aziende che hanno chiuso i battenti nell’area industriale di Ottana sono stati assunti a tempo determinato dal Consorzio industriale provinciale di Nuoro (ex Asi di Ottana). Verranno impiegati per otto mesi per ripristinare e mettere in sicurezza le aree degradate e per rendere più attrattivo il sito industriale in modo da favorire l’insediamento di nuove imprese. Dopo un breve periodo di formazione, i 20 lavoratori saranno impegnati in attività quali il ripristino della viabilità, il miglioramento dell’accessibilità dei lotti e la riqualificazione degli spazi compromessi, la rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e fognario e l’adeguamento del sistema idrico. L’assunzione è stata resa possibile grazie all’Unità per Ottana, presieduta dall’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, che ha messo in campo un piano straordinario con una dotazione finanziaria di oltre 16 milioni di euro. Al Consorzio industriale è stata destinata una quota di 2 milioni di euro che, insieme a ulteriori risorse messe a disposizione dall’ente consortile, ha consentito l’assunzione dei lavoratori provenienti dai 24 comuni che fanno parte dell’area vasta di Ottana inserita nel piano straordinario per il lavoro e la ripresa produttiva. L’altro ieri, a Ottana, c’è stato un incontro tra l’assessore Paci e i nuovi assunti al quale hanno partecipato anche il sindaco, Franco Saba, l’amministratore unico della Provincia, Costantino Tidu e il presidente del Consorzio Industriale, Piero Guiso. «Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore – è quello di rendere più attrattiva la zona per favorire l’insediamento di altre imprese e, dunque, l’avvio di nuovi investimenti dopo la progressiva chiusura delle attività produttive localizzate nell’agglomerato industriale, per rilanciare l’economia. Dobbiamo ripartire – ha aggiunto – superando l’eccesso di burocrazia che è un danno per tutti. Oggi sono davvero contento di incontrare persone che hanno ritrovato un posto di lavoro. Sono sicuro – ha concluso – che questa zona ce la farà, vedo tanta voglia di ricominciare e la Regione garantirà sempre il suo supporto». La formula per i 20 nuovi occupati del Consorzio è la stessa dei cantieri Lavoras: senza limiti di età e con un contratto di almeno otto mesi in modo da avere poi diritto alla Naspi. Una boccata d’ossigeno. Almeno per otto mesi.



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