La Nuova Sardegna

Nuoro

Aggredì un giornalista, non luogo a procedere

Aggredì un giornalista, non luogo a procedere

La decisione del giudice nei confronti di un irgolese. La famiglia Fontanesi aveva ritirato la querela

07 dicembre 2018
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NUORO. Angelo Fontanesi, deceduto quattro anni fa a 56 anni, era un cronista coraggioso e leale. Amava il suo lavoro e lo sapeva fare bene. Evidentemente a non a tutti piaceva il diritto di cronaca. Così in mezzo alle tante soddisfazioni professionali negli oltre 25 anni da cronista nella Valle del Cedrino, è arrivato anche qualche dispiacere. Il 7 dicembre 2012, infatti, subì un’aggressione; vicenda che ieri è arrivata all’epilogo giudiziario davanti al giudice monocratico Luisa Rosetti. Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un uomo di Irgoli accusato di lesioni nei confronti del giornalista più che perché l’imputato, difeso dall’avvocato Giovanna Serra, sia stato in grado di provare la sua innocenza bensì per il fatto che nel frattempo i familiari della vittima avevano ritirato la querela. Fu infatti la denuncia a suo tempo ad aver innescato prima le indagini e poi il processo nei confronti dell’uomo a cui veniva contestato il reato di lesioni gravi. Nel corso del dibattimento non è stato provato l’uso di quella spranga di ferro, quindi il reato è stato derubricato in lesioni semplici perseguibile solo con una querela di parte. In assenza di quest’ultima, revocata di recente, è caduta anche la contestazione. Quel giorno, come lui stesso aveva riferito ai carabinieri nella puntuale denuncia dopo l’aggressione, Angelo Fontanesi era uscito come ogni mattina per comprare il giornale. Ma era stato raggiunto nella piazza del paese da uno sconosciuto che lo aveva aggredito prima a mani nude, poi con una spranga di ferro raccolta da terra. L’uomo si era poi allontanato lasciando il cronista a terra, dolorante. Mentre veniva colpito Angelo si proteggeva il volto con le mani e non capiva perché venisse aggredito. Fu lo stesso aggressore a rivelarglielo, dicendogli anche nome e cognome e accusandolo di averlo diffamato in un articolo. Quel servizio non gradito in realtà era un banale fatto di cronaca riferito da un comunicato stampa dei carabinieri che avevano denunciato alcune persone per furto d’acqua. In realtà il servizio riportava solo l’età e le iniziali delle persone coinvolte. Erano accusate di aver fatto un allaccio abusivo ai danni di Abbanoa. (l.u.)

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