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Metodo Kiva nelle scuole per combattere il bullismo

LOCERI. L’Unione dei Comuni d’Ogliastra, presieduta dal sindaco di Loceri Roberto Uda, per combattere il bullismo a scuola punta sul metodo finlandese KiVa. A lezione andranno gli insegnanti, gli...

07 dicembre 2018
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LOCERI. L’Unione dei Comuni d’Ogliastra, presieduta dal sindaco di Loceri Roberto Uda, per combattere il bullismo a scuola punta sul metodo finlandese KiVa. A lezione andranno gli insegnanti, gli alunni e anche i loro genitori. «Si tratta – spiega Uda – di un’esperienza formativa autentica per la prevenzione e il contrasto del bullismo, in un luogo, la scuola, dov’è fondamentale essere attrezzati per combatterlo». Alcuni dei punti fondanti del KiVa sono il concetto di rispetto, il riconoscimento del fenomeno e come affrontarlo in gruppo. Il metodo che serve a mettere kappao il fenomeno del bullismo, è stato sviluppato dall’Università di Turku in Finlandia (che ne è anche la proprietaria). «Il progetto – prosegue il presidente dell’Unione dei Comuni d’Ogliastra – verrà svolto in tre istituti comprensivi, grazie a EbiCo cooperativa sociale diventata spin off dell’Università degli studi di Firenze che in Italia, ha la licenza per diffonderlo nelle scuole».

Quindi precisa che il termine KiVa deriva dalla parola finnica “kiusaamista vastaan”, che significa “contro il bullismo”. Ma kiva significa anche “piacevole”. «Da qui – sottolinea – il significato di scuole piacevoli, felici, luoghi dove stare bene insieme».

Il programma, che ha ricevuto nel 2009 l’Award dell’European Crime Prevention «è stato sviluppato sulla base di un modello teorico di spiegazione del bullismo centrato sui ruoli dei partecipanti e ha un’attenzione prevalente sul gruppo classe e sul potenziale coinvolgimento dei bambini (spettatori) che spesso osservano i problemi in oggetto e non fanno niente per far smettere le prepotenze».

Uda rimarca che il programma si svolge con lezioni in aula dedicate a insegnanti e alunni e prevede l’uso di manuali didattici per maestri e professori, schede didattiche e guide per genitori inclusi nel programma. «Le classi che possono essere coinvolte per questa azione – dice ancora – sono le IV e V della scuola primaria e le I della scuola secondaria di primo grado. L’azione di prevenzione universale comprende un percorso di 9 lezioni, circa 20 ore, condotte dagli insegnanti che hanno seguito una formazione iniziale». (l.cu.)

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