La Nuova Sardegna

Nuoro

Per aiutare nonni e disabili 20mila chilometri di viaggi

di Lamberto Cugudda
Per aiutare nonni e disabili 20mila chilometri di viaggi

Tortolì, il bilancio positivo dei primi 150 giorni di attività svolta dall’Auser «Il servizio di trasporto sociale serve anche per spostarsi verso gli ospedali»

09 dicembre 2018
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TORTOLÌ. Si scrive trasporto sociale, si legge Auser Ogliastra. Nei giorni scorsi è stato fatto un bilancio, risultato positivo, dei primi 150 giorni di attività del servizio di trasporto sociale portato avanti dall’Auser. È un’associazione di volontariato e di promozione sociale «tesa a valorizzare gli anziani e a far crescere il loro ruolo attivo nella società». Nata nel 1989 per iniziativa della Cgil e del suo sindacato pensionati Spi. Sono oltre 20mila i chilometri percorsi nelle uscite quotidiane per il Fiat Doblò, utilizzato per accompagnare anziani e diversamente abili soprattutto nei luoghi di cura e nei centri socio-assistenziali in Ogliastra e non solo.

Il servizio è mandato avanti grazie all'infaticabile impegno dei volontari dell'associazione che donano il loro tempo a servizio di chi ha bisogno. È stato reso possibile grazie a 21 sponsor del territorio che hanno partecipato con una quota all'acquisto del mezzo, e la collaborazione della Pmg Italia. «È un servizio molto sentito – dice il referente Auser per l’Ogliastra, Giuseppe Simone – che sta prendendo sempre più piede. In questi mesi di attività abbiamo accompagnato utenti principalmente all'Oncologico di Cagliari, ma riceviamo richieste anche per l'ospedale di Oristano e Nuoro, oltre che per i presidi sanitari ogliastrini. Ma non solo, abbiamo accompagnato assistiti anche ad eventi, come matrimoni, perché è importante che sia garantita a chi si trova in una condizione di difficoltà negli spostamenti l'opportunità di partecipare alla vita sociale». Per evitare che le richieste si accavallino, è necessario prenotare telefonicamente il servizi. A sostenere l'indispensabilità del servizio sono gli stessi utenti che ne usufruiscono. «Li ringrazio molto per quello che fanno - dice Sebastiano Pili, 38 anni di Tortolì - per la mia condizione di disabilità, è difficile potere raggiungere molti luoghi. Per esempio anche solo andare a vedere una partita di calcio, non ho nessuno che mi possa accompagnare. Se non fosse per loro dovrei rinunciarvi».

L’Auser, per un migliore servizio, ha instaurato una collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio. «Prima di conoscere questa possibilità – afferma Marta Secci, di Triei – mia madre viaggiava ogni due settimane all'Oncologico per le terapie col tassista. Era dipendente dai suoi orari, e bisognava adattarsi. Da quando abbiamo scoperto questo servizio siamo rinate: vengono a prenderla a casa, la portano in ospedale, attendono che finisca la terapia e la riportano». L’assessora comunale Stefania Vargiu rimarca che l’amministrazione promuove e sostiene l'associazione «ed è grata per questo e servizio accolto con favore dalla comunità perché garantisce mobilità alle persone con difficoltà motorie e migliora la loro qualità della vita».

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