La Nuova Sardegna

Nuoro

Furto aggravato, badante nei guai

di Kety Sanna
Furto aggravato, badante nei guai

Romena 39enne arrestata per utilizzo indebito della carta postale di una coppia di Laconi

12 dicembre 2018
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NUORO. È stato necessario un mandato di cattura europeo per riuscire a rintracciare e ottenere l’estradizione di una badante infedele, di origine romena, accusata di furto aggravato, appropriazione indebita e indebito utilizzo di carta postale ai danni di una coppia di anziani in Laconi che l’avevano assunta come collaboratrice domestica. Una storia infelice che vede ancora una volta due anziani vittime di raggiri e truffe e che ieri è stata raccontata nel dettaglio durante una conferenza stampa al comando provinciale di Nuoro, dal comandante della compagnia di Isili, capitano Elias Pasquale Ruiu. Protagonista della vicenda una donna di 39 anni, Florentina Cita, arrivata dalla Romania alla fine del 2017 per lavorare come badante nell’abitazione della coppia di Laconi dove serviva una collaboratrice che potesse assistere l’anziana donna in gravi condizioni di salute. Cita era entrata subito in sintonia con i suoi datori di lavoro riuscendo in poco tempo a conquistare la loro fiducia. Ma dopo qualche settimana, lo stesso nipote che l’aveva portata nella casa degli zii, aveva sollevato i primi dubbi sulla lealtà della donna.

Vedendo i due anziani isolati e lo zio sottoposto al suo volere, il nipote aveva chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari della stazione del paese, però, nonostante gli immediati accertamenti non erano riusciti a far emergere anomalie all’interno della casa dove, invece, tutti sembravano soddisfatti del lavoro svolto dalla collaboratrice. «Lo stesso datore di lavoro – ha detto il capitano Ruiu – non solo aveva negato l’esistenza di qualsiasi problema con la badante ma ne aveva assicurato lealtà e professionalità». Fatto questo che aveva portato gli inquirenti ad abbandonare il caso. Per poco tempo però, visto che qualche mese dopo, nel febbraio scorso, lo stesso anziano deluso per la partenza improvvisa della collaboratrice domestica che aveva violato gli obblighi di assistenza concordati, aveva bussato in caserma per presentare denuncia contro Florentina Cita che, tra l’altro, si era allontanata usando l’auto della famiglia. «È solo allora che l’uomo ha avuto il coraggio di parlare e di raccontarci una serie di reati commessi dalla badante – ha continuato Ruiu – Così in base ai suoi racconti e attraverso l’attività tecnica siamo riusciti a dimostrare che la donna, approfittando della debolezza dei due coniugi, si era impossessata di ingenti somme di denaro: oltre ai soldi che di volta in volta faceva prelevare all’anziano, Florentina Cita avrebbe rubato 1700 euro custoditi all’interno di una cassapanca e, inoltre, usando il Postamat della coppia, effettuato sei prelievi per un totale di 3100 euro. Prima di scappare in Romania – ha aggiunto l’ufficiale – la badante si era fatta nominare erede universale della nuda proprietà dell’abitazione e dei beni, garantendo ai due anziani assistenza infinita. È pure per questo motivo che all’indagata il gip del tribunale di Cagliari ha contestato anche l’aggravante di aver ostacolato la difesa dell’anziano convinto di ottenere assistenza morale e materiale e, di aver abusato della fiducia e della relazione di coabitazione e ospitalità». Florentina Cita che usava cambiare spesso identità ora è rinchiusa nel carcere di Rebibbia.

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