La Nuova Sardegna

Nuoro

Inchiesta Diablo, domani in quattro davanti al Gup

Inchiesta Diablo, domani in quattro davanti al Gup

Udienza preliminare per il primo troncone dell’indagine della procura di Lanusei La comunità di Arzana scossa dagli arresti e dalla rete criminale venuta alla luce 

12 dicembre 2018
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LANUSEI. È stata denominata “Operazione Diablo- secondo tempo” e ha visto, lunedì, cinque persone, tutte di Arzana, destinatarie di altrettante ordinanze restrittive per associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e traffico illecito di armi ed esplosivo militare. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Uta a Vincenzo Beniamino Marongiu, 46 anni, mentre si trovava ai domiciliari Nicolò Piras, di 28. A finire ai domiciliari sono stati Pietro Monni, di 48 anni, Enrico Balloi, di 31, e Davide Balzano, di 30. Altre tre arzanesi sono stati denunciati a piede libero: si tratta di Cesare Balzano, 49 anni, Federico Laiscedu, di 35, e un cittadino francese, originario del paese ogliastrino, Fabio Murino, poliziotto, con domicilio in Corsica (Ajaccio).

L’ “Operazione Diablo-secondo tempo” è stata portata a compimento grazie alle indagini dei carabinieri della compagnia di Lanusei (guidati dal capitano Claudio Paparella), degli agenti del commissariato montano di Ps (guidati dal vice questore aggiunto Leonardo Cappetta) e dal Nucleo investigativo polizia ambientale e forestale del Corpo forestale di Lanusei (guidato dall’ispettore Antonio Marello). Tutta l’attività di indagine, tenuta in maniera congiunta, è stata coordinata dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Biagio Mazzeo. Questa mattina, in carcere a Uta dovrebbe comunque tenersi l’interrogatorio di garanzia per Vincenzo Beniamino Marongiu (che viene difeso dagli avvocati Mariolino Solanas del Foro di Lanusei, e Stefano Piras), che le forze dell’ordine ritengono sia uno dei capi della banda. La notizia delle misure cautelari ha scosso la comunità arzanese. Solo poche parole, ieri mattina, da parte del primo cittadino Marco Melis: «Attendiamo fiduciosi le risultanze finali del lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine rispetto a questa indagine che vede coinvolti diversi cittadini arzanesi».

Intanto, domani, davanti al Gup, si terrà un’udienza preliminare per decidere se si avrà un rinvio a giudizio o un non luogo a procedere per quattro arzanesi (Vincenzo Beniamino Marongiu, Nicolò Piras, Federico Laiscedu e Stefano Marongiu) per un altro troncone di indagini, che era stato stralciato e che è comunque sempre legato all’Operazione Diablo. Ma alla prima parte, che si concluse esattamente undici mesi fa con arresti e denunce a piede libero. I quattro, assistiti dai loro legali, se dovessero essere rinviati a giudizio, dovranno anche decidere se avvalersi di riti alternativi al dibattimento. (l.cu.)

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