La Nuova Sardegna

Nuoro

Orune, la sfilata delle 100 donne contro il femminicidio

di Kety Sanna
Orune, la sfilata delle 100 donne contro il femminicidio

Alle 14.30 di domenica l’iniziativa della Pro loco e dei centri di ascolto Uil Sardegna per Cortes apertas. Scarpe rosse e fiocchi color porpora tra orbace, velluti e gioielli della tradizione

12 dicembre 2018
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ORUNE. Parte da Orune il messaggio di speranza per le donne vittime di violenza. Cento giovani con il costume tradizionale domenica sfileranno dalle 14.30 lungo Corso Repubblica in occasione di Cortes Apertas, ultima tappa del circuito “Autunno in Barbagia” promosso dall’Aspen della Camera di commercio di Nuoro. Vestiti di diverse generazioni indossati con orgoglio dalle giovani orunesi che per la prima volta in questa edizione, insieme ai preziosi gioielli d’oro, sui ricami delle loro camicie porteranno fiocchi rossi e ai loro piedi indosseranno scarpe color porpora, simboli della lotta contro il femminicidio. Aprirà la sfilata organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Pro loco “Oronou”, il drappo dei Centri di ascolto della Uil Sardegna contro tutte le violenze che stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione, già partita nelle scuole, per coinvolgere tutti i cittadini in questa che sta diventando una vera e propria piaga sociale.

«Una delle cento donne di Orune porterà tra le mani un cestino d’asfodelo con all’interno tanti cuori in tessuto rosso e ricami tradizionali, quante sono state le vittime di violenza – dice Marilena Pintore Marilena, responsabile regionale Centri d’ascolto, mobbing e stalking Uil Sardegna –. Non si poteva scegliere un’occasione migliore per far partire un messaggio di speranza dalle donne rivolto alle donne ma anche a quelle fasce deboli della società che spesso subiscono soprusi. Sarà un momento importante di condivisione e di sensibilizzazione e informazione per tutti. Andremo ad aggiungere un altro tassello al puzzle del progetto partito qualche giorno fa da Nuoro con il posizionamento di una panchina rossa in piazza Vittorio Emanuele. Così nel fine settimana saranno le donne di Orune le protagoniste e portavoce di valori quali il coraggio, la forza e la volontà di cambiare questo mondo. Un’iniziativa – aggiunge Marilena Pintore – nata dalla collaborazione con Angela Rosa Porcu, donna orunese e responsabile del Centro mobbing stalking Uil di Ghilarza che parteciperà all’importante evento. Un lavoro in sinergia tra i vari Centri della Uil per riuscire, unendo le forze, a dire “No” alla violenza e lottare insieme per iniziare a creare un mondo migliore». Così Orune, centro della Barbagia che conserva intatti luoghi e tradizioni millenarie, aprendo le sue cortes nel segno dell’ospitalità di sempre, racconterà ancora di antichi saperi, arte, musica e colori ma soprattutto darà voce al dramma di tante donne vittima di violenza.
 

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