La Nuova Sardegna

Nuoro

I lottisti di Testimonzos: «Ora il via al Consorzio»

I lottisti di Testimonzos: «Ora il via al Consorzio»

L’associazione Foglio 51: dopo la sentenza del Tar possiamo dormire tranquilli «Finalmente ci siamo liberati di un grosso macigno che pesava da anni» 

15 dicembre 2018
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NUORO. Fabrizio Melis, presidente dell’associazione Foglio 51, che riunisce più di 200 proprietari di Testimonzos e dintorni, non trattiene la soddisfazione. «Questa è una notizia storica per i cittadini di Testimonzos – commenta –. Finalmente possiamo dire di esserci liberati grazie all’impegno dell’associazione, degli avvocati, degli architetti e di numerosi tecnici di un grosso macigno che in questi ultimi anni ha tolto il sonno a tanti. Un successo sperato che ci auguriamo sia l’inizio di un nuovo e proficuo cammino che vede impegnati i lottisti e il Comune di Nuoro attraverso un continuo dialogo volto alla realizzazione di ciò che si prefigge il Piano urbanistico comunale».

Una sentenza, quella arrivata ieri dal Tar, che di fatto ha dato ragione ai numerosi lottisti di Testimonzos e le aree vicine, Corte, Murichessa e Gavotele, destinatari circa due anni fa dei famosi provvedimenti di esproprio adottati dall’amministrazione comunale, che con un’ordinanza datata 26 giugno 2017, partita dagli uffici del settore Urbanistica del Comune nuorese e indirizzata ad oltre cento lottisti di Testimonzos, acquisiva al Patrimonio disponibile del Comune una fetta di 200 ettari di terreni, dove attualmente abitano circa 150 cittadini. Un’ordinanza impugnata nell’immediato dai lottisti “abusivi” colpiti dal provvedimento e ora annullata dal Tar della Sardegna, che ha condannato il Comune del capoluogo barbaricino al pagamento delle spese di giudizio. Per i giudici amministrativi infatti non si è tenuto conto del piano di risanamento del Puc che dovrebbe essere messo in atto in un perimetro di circa 200 ettari dove sorgono appunto le case abusive. «L’ordinanza è illegittima perché non tiene conto della disciplina stabilita dall’articolo 43 del Puc per le aree in questione», si legge nella sentenza. Nel Puc approvato nel 2015, infatti, era stato inserito un piano di risanamento edilizio proprio per Testimonzos e le aree vicine, Corte, Murichessa e Gavotele, per consentire ai proprietari abusivi di regolarizzare la propria posizione. «Dopo mesi di preoccupante attesa apprendiamo con grande piacere e soddisfazione l’esito del ricorso contro il Comune per l’annullamento dell’ordinanza si esproprio – commentano Luciano Carroni e Lucio Fodde, due dei lottisti coinvolti dal provvedimento –. Finalmente la giustizia amministrativa ha posto fine alla lunghissima e ormai famosa lottizzazione di Testimonzos che durava ormai da diversi decenni. Il prossimo passo sarà quello di dare gambe al Consorzio Sa Cuncordia, e definire così il programma dettagliato per la realizzazione delle opere di pubblica utilità – sottolineano –. Questa è la via maestra per raggiungere l’obiettivo del 75 per cento degli aderenti al consorzio, uno strumento che necessita però di persone qualificate che siano in grado di gestire in maniera equa l’urbanizzazione dell’area». (s.v.)



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