La Nuova Sardegna

Nuoro

«Cortes Apertas da record con oltre mezzo milione di presenze»

Cortes Apertas a Oniferi
Cortes Apertas a Oniferi

È soddisfatto il presidente della Camera di commercio Agostino Cicalò nel ribadire il successo della manifestazione che ha raggiunto oltre 500mila presenze in 4 mesi e ha visto coinvolti 2200 operatori

17 dicembre 2018
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NUORO. «Con la chiusura di Cortes apertas a Orune e Ovodda non possiamo che confermare i dati positivi dello scorso anno per numero di presenze». È soddisfatto il presidente della Camera di commercio Agostino Cicalò nel ribadire il successo della manifestazione che ha raggiunto oltre 500mila presenze in 4 mesi e ha visto coinvolti 2200 operatori. La stima del fatturato nell’arco dell’intera durata dell’evento che apre a settembre e si conclude a metà dicembre, inoltre, si aggira attorno ai dieci milioni di euro. «Un circuito che oltre a promuovere le bellezze del nostro territorio produce ricchezza – aggiunge Cicalò –. In questi anni tra le tante cose siamo riusciti a limitare l’abusivismo attraverso controlli mirati e promuovendo la certificazione delle imprese. E se prima – aggiunge il presidente della Camera di commercio – non era facile trovare tutti d’accordo, ora in alcune realtà come per esempio Mamoiada, è nata una vera e propria associazione che si occupa dell’organizzazione dell’evento coinvolgendo solo gli operatori in regola». Un sistema che ormai funziona e cresce di anno in anno in quanto a presenze e a volume di affari registrati durante le tappe.

«Il nostro obiettivo – prosegue Cicalò – è quello di puntare ad avere un riconoscimento per il nostro territorio anche in altri momenti. Ciò che ci fa piacere, oltre ai numeri che ogni anno registriamo, è il fatto che constatiamo che l’evento delle Cortes è ormai diventato una componente molto importante del sistema turismo isolano, tanto da essere stato inserito tra “I grandi eventi” promossi dalla Regione. Inoltre siamo riusciti ad attirare l’attenzione anche dei media oltre oceano come il New York Times. Ora – conclude il presidente – punteremo ad avere un marchio “Autunno in Barbagia” che riconosca una certificazione di qualità nei mercati e che sia utilizzabile tutto l’anno anche oltre il momento dell’evento». (k.s.)

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