La Nuova Sardegna

Nuoro

Lula, premiato il progetto del museo

di Bernardo Asproni

La giuria: «L’architetto Zecchin ha saputo curare i materiali e l’allestimento»

18 dicembre 2018
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LULA. Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato alla premiazione del progetto vincitore del Concorso di Idee per la realizzazione del “Museo Arte Contemporanea MacLula”. È la testimonianza del come l'iniziativa dell’associazione Julia Spazio d'Arte del presidente Domenico Fumagalli sia stata accolta, nel paese sotto Montalbo, con vivo entusiasmo. È stata una gran bella serata. Il presidente Fumagalli ha ringraziato il sindaco Mario Calia e l’amministrazione comunale che hanno condiviso l’iniziativa, il Gal e fra gli altri monsignor Sebastiano Sanguinetti che ha infuso coraggio, seppure da lontano. Poi ha parlato dei tre immobili, a pochi metri l'uno dall'altro, destinati al museo diffuso. «È l’idea di sviluppo – dice Fumagalli – La cultura si fa nei piccoli centri. Lula sarà l'inizio di un discorso più ampio». La commissione giudicatrice (Elisabetta Piras, Luigi Cosseddu, Virgilio Colomo, Costantina Boe) ha dichiarato vincitore il progetto dell’architetto Luca Zecchin di Arzergrande (Pa): «Per aver affrontato il tema con particolare attenzione al rapporto con l'urbano, all'integrazione tra le varie funzioni, nonché alla cura dei materiali e allestimenti, cogliendo attraverso essi l'essenza del genus loci».

Due menzioni di merito: il progetto degli architetti Claudia Porcu e Michele Mallus di Selargius e il progetto dell’architetto Andrea Tetti di Tortolì. «Domenico con Mariolina Mannia ci hanno travolto di entusiasmo, in questo sogno che diventerà l’attrattore di questa comunità» ha sostenuto il sindaco Mario Calia, che ha evidenziato le altre emergenze, fra le quali le miniere di Guzzurra e Sos Enattos, dove dovrà sorgere un laboratorio per lo studio delle onde gravitazionali. Sulla stessa linea l’assessore Pietro Pittalis. L'ingegnere Elisabetta Piras si è soffermata sul ventaglio di idee presentate ritenute tutte interessanti. La parola poi è passata all’architetto Zecchin che ha disquisito sulla realtà museale di arte contemporanea da dislocare all'interno di tre unità abitative storiche da ristrutturare e adattare all'iniziativa. Zecchin, servendosi del linguaggio tecnico e l'ausilio delle immagini, ha descritto l'articolazione degli spazi e del come intervenire, sia in linea con le prescrizioni urbanistiche sia tenendo conto degli standard di settore con soluzioni che prevedono l'utilizzo di tecnologie eco-compatibili.

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