La Nuova Sardegna

Nuoro

Terre pubbliche, una sfida contro lo spopolamento

di Kety Sanna ; w
Terre pubbliche, una sfida contro lo spopolamento

Orune, le proposte operative al convegno organizzato dalla Copagri Sardegna «Servono infrastrutture e figure professionali capaci di guidare la rinascita»  

19 dicembre 2018
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ORUNE. Ha fatto registrare un grande successo di pubblico il convegno “La valorizzazione delle terre pubbliche per lo sviluppo delle aree interne” organizzato dalla Copagri Sardegna. L’aula magna delle scuole medie ha accolto numerosi agricoltori, allevatori e amministratori del territorio che hanno preso parte al dibattito tra i rappresentanti della Regione (sono intervenuti il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore all’Ambiente Donatella Spano e all’Urbanistica Cristiano Erriu), della Confederazione di produttori agricoli (il presidenti nazionale Franco Verrascina, quello regionale Ignazio Cirronis e il presidente provinciale Giampaolo Sanna), Franco Nuvoli, dell’Università di Nuoro e coordinatore del Centro studi sulle terre civiche, su un argomento attualissimo e tanto sentito da chi queste terre le vive quotidianamente e dalle quali trae sostentamento. Terre che occupano buona parte della superficie regionale e che appartengono alle comunità. Terre che andrebbero valorizzate attraverso un nuovo quadro di regole che possano far decollare quel “Piano di rinascita” rimasto fermo a 40 anni fa. Così”su cumonale” di Orune, come altre terre gravate dagli usi civici, oggi non ha infrastrutture e opere di urbanizzazione primaria che ne renderebbero la fruizione più agevole e produttiva. Lo stesso governatore Pigliaru durante l’incontro ha condiviso la proposta della Copagri di un più razionale utilizzo del patrimonio terriero pubblico, in modo da coglierne le grandi potenzialità attraverso un nuovo quadro di regole, una sapiente azione di coordinamento e buone idee progettuali. Sulla stessa linea gli interventi degli agli assessori. Erriu, infatti, ha sollecitato le amministrazioni a elaborare Piani di valorizzazione e recupero delle terre civiche già previsti dalla normativa regionale per i quali sono state, anche recentemente, destinate risorse specifiche. L’assessore all’Urbanistica, d’accordo con le parole di Giampaolo Sanna che ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro per la valorizzazione delle terre pubbliche, si è detto favorevole all’introduzione nei Comuni di figure professionali competenti capaci di attuare quel progetto decisivo per creare la Sardegna che tutti vorremo. Per questo l’assessore Spano ha ricordato quanto importante sia in questa fase l’attività forestale e il ritorno alla selvicoltura attiva, di valorizzazione produttiva e sviluppo delle filiere sostenibili. Ma per riuscire in questa nuova scommessa è necessario coinvolgere le popolazioni e far sì che si riconcilino con le istituzioni. «Occorre dare dignità a questo settore – ha detto il presidente Verrascina – e ricordare che l’agricoltore è il vero custode del territorio e del paesaggio. Ma l’agricoltura tende a invecchiare perciò serve una politica per i giovani che altrimenti vanno via».

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