La Nuova Sardegna

Nuoro

«Escluso dalla mobilità» il dramma di un ex Legler

di Stefania Vatieri
«Escluso dalla mobilità» il dramma di un ex Legler

L’odissea tra richieste e burocrazia di un ex operaio dello stabilimento di Ottana Maurizio Fancello: «Sono l’unico a essere rimasto senza ammortizzatori sociali»

21 dicembre 2018
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NUORO. La Regione rifiuta la domanda di un ex lavoratore dell'azienda tessile Legler: ora rischia di rimanere senza ammortizzatori sociali. Maurizio Fancello classe 1970, ex operaio dello stabilimento Legler di Ottana, fa parte dei famosi 130 ex dipendenti dello stabilimento tessile che nel dicembre del 2016 sono rimasti senza il sostegno della mobilità in deroga, a causa della scarsa comunicazione e dei tempi troppo stretti dettati dalla Regione. Una vicenda che nel breve tempo scatenò le più accese proteste da parte dei sindacati e degli stessi ex operai, ai quali fu concessa poi dopo mesi di manifestazioni e rimostranze una seconda possibilità per inviare l’istanza. «Ad aprile di quest’anno dalla Regione arriva la comunicazione che grazie ad uno stanziamento di oltre due milioni di euro sarebbe stato possibile presentare la domanda per beneficiare degli ammortizzatori sociali in deroga per coloro che si trovano in una situazione di ridotta occupazione successiva al licenziamento – racconta l’ex lavoratore Legler – Io a differenza dei miei colleghi che fanno parte di un sindacato, con l'aiuto di Cosimo Sulas, direttore regionale Ital-Uil, ho compilato l'istanza e inviata tramite raccomandata direttamente in Regione – spiega – Un mese fa, chiacchierando con alcuni miei colleghi vengo a scoprire che erano stati tutti chiamati dall'ufficio dell'impiego di Nuoro che li aveva contattati per informarli della possibilità di scegliere tra un lavoro, senza alcuna garanzia di continuità, o il sostegno in denaro, la famosa mobilità in deroga». Un fulmine a ciel sereno per l'ex lavoratore Legler, che vede spegnersi in un attimo il sogno di percepire il desiderato sostegno economico. «Quando ho capito che l'unico ad essere stato escluso ero io mi è crollato il mondo addosso – prosegue Maurizio Fancello – Nell’immediato mi sono messo in contatto con l'assessorato regionale al Lavoro per avere le dovute spiegazioni: mi è stato risposto che le domande inoltrate in formato cartaceo non erano ammesse, anche se in una nota scritta dall'assessora Virginia Mura si legge proprio il contrario». Una versione confermata anche dal direttore del sindacato Ital-Uil Cosimo Sulas, che definisce la vicenda "un pasticcio burocratico».

«La speranza è che la Regione riprenda in esame la domanda di Maurizio che ha presentato l'istanza seguendo alla lettera tutte le indicazioni – aggiunge Cosimo Sulas – Nonostante l'ex lavoratore non sia tesserato al sindacato fin da subito abbiamo preso in carico la sua situazione e anche in questa occasione gli abbiamo consigliato qualora non dovesse ottenere il risultato sperato, di rivolgersi ad un legale, perché la ragione è dalla sua parte».

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