La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, i redditi in consiglio comunale: Brodu in testa con 96mila euro l’anno

Paolo Merlini
Nuoro, i redditi in consiglio comunale: Brodu in testa con 96mila euro l’anno

All’ultimo posto l’ex Pd Tore Sulas che ha dichiarato solo il gettone di presenza. Il sindaco in seconda posizione. Alcuni avrebbero diritto al reddito di cittadinanza

22 dicembre 2018
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NUORO. È l’avvocato Basilio Brodu, candidato sindaco per il centrodestra nel 2015 e oggi personaggio di punta dell’opposizione, il consigliere comunale più ricco. Il più povero? Salvatore Sulas, candidato per il partito democratico alle stesse elezioni e ora nel gruppo misto. Nel 2017 non ha percepito alcun reddito, ma ha dichiarato soltanto l’indennità ricevuta per la sua attività di consigliere: 1093 euro. Ben diverso il caso di Brodu, uno degli avvocati più noti in città, che ha denunciato al fisco un imponibile di 96mila 988 euro.

Nelle ultime settimane i consiglieri comunali hanno deposito in municipio le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018, e dunque riferibili a quanto guadagnato l’anno precedente. È uno degli obblighi ai quali sono tenuti in base alle norme sulla trasparenza. Quest’anno tutti sono stati molto diligenti, al contrario del 2017, quando metà dei consiglieri si era dimenticata della scadenza, fissata per il 30 novembre. A tutt’oggi, all’appello mancano solo in quattro: Michele Siotto, Giovanni Battista Mele, Marcello Calia e Francesco Fadda. Assente giustificata, ma non esente dalla presentazione, Maria Maddalena Roych, subentrata in consiglio il 15 ottobre. Appartengono tutti alla maggioranza, mentre l’opposizione quest’anno ha fatto tutto secondo le regole. Un’ultima considerazione: secondo quanto riferito al fisco, un quinto circa del consiglio comunale avrebbe diritto al reddito di cittadinanza.

Il sindaco è secondo. Vediamo gli altri redditi, a cominciare da Andrea Soddu, che segue a ruota Brodu con poco più di 90mila euro. Soddu è un noto avvocato, ma l’attività di primo cittadino e presidente del Consiglio delle autonomie locali ormai lo assorbe interamente: 46.850 infatti derivano dalla carica amministrativa, e così sia pure in modo indiretto i 33.470 come consigliere d’amministrazione dell’Istituto etnografico (il sindaco di Nuoro lo è d’ufficio). Il vice sindaco Sebastian Cocco, noto legale del foro nuorese anche lui, dichiara 58.800 euro, 35mila dei quali derivanti dall’incarico amministrativo. L’assessora Eleonora Angheleddu, in carica da pochi mesi, nel 2017 ha dichiarato solo quanto percepito come consigliere comunale (922 euro). Con la sua attività di titolare di un’agenzia di comunicazione ha potuto sostanzialmente pagare unicamente i contributi previdenziali. L’assessore Rachele Piras, altra new entry nella giunta, nel 2017 esercitava ancora unicamente la professione di commercialista. Il suo imponibile supera di poco i 9000 euro. L’assessora Valeria Romagna, invece, nel 2017 ha dichiarato 32mila euro, 28mila dei quali derivanti dall’incarico.

Il catalogo è questo. Ed ecco il consiglio, in ordine alfabetico. Fabrizio Beccu, avvocato e presidente del consiglio comunale, denuncia un reddito appena sopra i 41mila euro, 28mila dei quali derivanti dall’incarico amministrativo. Alessando Bianchi, medico, ex sindaco Pd e oggi consigliere d’opposizione dello stesso partito, dichiara 64mila euro. Viviana Brau del Psd’Az, amministratore delegato di una azienda che si dedica alla climatizzazione, dichiara 22mila euro, mentre la sua compagna di partito Claudia Camarda, che fa parte di una cooperativa sociale, si ferma a 6000. Adriano Catte, avvocato di Scegliamo Nuoro, è appena sopra i 30mila euro, il medico Giampietro Gusai del Partito dei sardi è a 74mila. Il suo collega Paolo Manca (La città in Comune) dichiara 55mila, mentre il consigliere di Forza Italia Peppe Montesu, ex capo reparto Enichem, riceve poco meno di 40mila euro lordi l’anno di pensione. Leonardo Moro, del Pd, funzionario Area, dichiara 45mila euro. Fausta Moroni (Scegliamo Nuoro), in forza all’editore Il Maestrale, denuncia 20mila euro, mentre l’avvocata Annamaria Musio (Ripensiamo Nuoro) non raggiunge i 1500 euro lordi l’anno. Nicola Porcu, ingegnere (La Nuoro che vogliamo), ha guadagnato 37mila euro. Pierluigi Saiu, figura di punta dell’opposizione di centrodestra e candidato alle prossime regionali nella lista Lega-Psd’Az, ha dichiarato duemila 418 euro lordi per la sua attività di consulente. Merita un discorso a parte Mara Sanna dei Cinque Stelle: non presenta dichiarazione dal 2014 perché da allora riceve una rendita personale tassata alla fonte. Il neosardista Graziano Siotto, dipendente della Figc (calcio), riceve circa 26mila euro lordi. Giovanna Zedde, dottore commercialista, dichiara poco più di 15mila euro l’anno, mentre il geometra Emilio Zola (Ripensiamo Nuoro), ha dichiarato un imponibile di 18mila euro per il 2017.

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