La Nuova Sardegna

ORGOSOLO. Esaurite le testimonianze dell’accusa, il processo per truffa e falso a carico dell’ex vice sindaco di Orgosolo Salvatora Podda, del ragioniere dello stesso Comune, Angela Corda, e dell’imprenditore di Macomer Pierpaolo Pani è proseguito con i primi testi della difesa. Ieri mattina davanti al collegio, presieduto dal giudice Cannas, hanno deposto Silvio Obinu, Gianfranco Oppo e Salvatore Sanna i rappresentanti della Lariso, la cooperativa nuorese che si era occupata di curare la regia del progetto del Consorzio Cuncordia finanziato dalla Regione e nell’ambito del quale, per l'accusa, i tre avrebbero organizzato corsi di formazione fuori dai tempi previsti per ricevere i finanziamenti annessi, all’incirca 30mila euro. I vertici della coop hanno ribadito che le azioni specifiche del progetto denominato “5 per 1” erano demandate alle singole amministrazioni comunali, quella di Orgosolo decise di affidarla al formatore di Macomer, Pani. Che stando alle dichiarazioni dei testimoni «è da considerasi un formatore di livello». Il procedimento a carico dei tre imputati è scaturito dalle indagini del commissariato di polizia di Orgosolo Per gli avvocati difensori Giovanna Angius, Basilio Brodu Marcello Mereu e Tullio Moni infondate.