La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana, sagra della seada: la polemica è servita

di Federico Sedda ; w

La Pro loco attacca il Comune sulla decima edizione della manifestazione: è stato un fallimento totale

23 dicembre 2018
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BOLOTANA. «La decima sagra della seada è stata un totale fallimento». A lanciare l’accusa contro l’amministrazione comunale di Bolotana, che ha organizzato l’evento, è il presidente della Pro loco.

Raffaele Foddis in una nota diffusa all’indomani della sagra, punta il dito contro gli amministratori del Comune rei, a suo giudizio, «di avere agito in perfetta solitudine senza il coinvolgimento del tessuto produttivo, del mondo associazionistico e del terzo settore». La stessa Pro loco, che ha organizzato le prime otto edizioni, da due anni, in coincidenza con l’avvento della nuova amministrazione guidata dal sindaco, Annalisa Motzo, non partecipa più alla manifestazione ideata dal Comune nel 2009. «La deciMa sagra della seada che si è tenuta qualche giorno fa nel ristorante Sa ziminera all’interno del centro abitato – si legge nella durissima nota del presidente dell’associazione di promozione turistica del territorio – è stata un mero adempimento formale da parte di un’amministrazione comunale che si dimostra sempre più arrogante e distante dalla realtà sociale. Ci risulta che siano state somministrate a pochi e spaesati avventori poche decine di seadas, in gran parte non prodotte a Bolotana. Un fatto, questo, che ha svilito e affossato una delle manifestazioni più importanti e riuscite della nostra comunità. Noi della Pro loco – sottolinea ancora Raffaele Foddis –continuiamo a porci la stessa domanda: perché? Non troviamo risposta. O meglio non troviamo motivazioni che possano giustificare questa condotta in un’ottica di buona gestione del bene comune. Nelle prime otto edizioni della sagra della seada – ricorda il presidente dell’associazione turistica – si sono registrate più di 25mila presenze nelle località montane di Pabude, Ortachis e Badde Salighes, con la partecipazione di produttori, artigiani, operatori economici, associazioni e il coinvolgimento di tutta la comunità. In otto anni, insomma, siamo riusciti a costruire un marchio, un format e un appuntamento fisso che ha sempre fatto il pienone». Quest’anno invece la celebrazione del gustoso dolce si è rivelata un flop. «La preparazione della manifestazione – ricorda ancora il presidente della Pro loco – durava un anno intero e vedeva coinvolti tutti gli attori in un’ottica di condivisione e perfezionamento dei meccanismi. La promozione veniva pianificata e realizzata in maniera mirata su larga scala intercettando importanti flussi dalle località turistiche. Come è possibile – conclude Raffaele Foddis –distruggere tutto questo nell’arco di un anno, facendo così schiantare miseramente una macchina rodata e avviata?».

Una domanda che innesca una nuova polemica che allarga ancora di più il fossato esistente tra amministrazione comunale e Pro loco che pure convivono nello stesso palazzo di piazza del Popolo.



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