La Nuova Sardegna

Nuoro

“Transhumanza” fa tappa a Siniscola

di Mauro Piredda ; w
“Transhumanza” fa tappa a Siniscola

Inaugurata in via Leoncavallo la mostra collettiva “Nostos Numerozero”

28 dicembre 2018
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SINISCOLA. È stata inaugurata ieri pomeriggio, in via Leoncavallo 12, la mostra “Nostos Numerozero” curata dagli artisti del collettivo “Transhumanza”. La tappa siniscolese sarà la prima di un progetto che – come affermato – «nasce dall’esigenza di mettere in connessione le zone rurali della Sardegna e la ricerca artistica contemporanea, innescando un cortocircuito tra sperimentazione e tradizione, stimolando nuovi linguaggi e nuovi immaginari». Citati dagli artisti «i pastori» che «mossi dal ciclo delle stagioni che ne determina i bisogni, attraversano i territori alla ricerca di nuovi pascoli». Da qui «l’impulso naturale a spostarsi, migrare e creare contaminazioni tra diversi mondi». «Nostos, in greco antico – aggiungono gli artisti –, era quel termine particolare che indicava il viaggio verso casa». Per il collettivo, quindi, questo è uno dei tanti ritorni a casa: «non uno spostamento unidirezionale, ma la circolarità di un moto che prevede un punto di partenza, senza conoscere un punto di arrivo definito». L’esposizione è concepita pensata per uno spazio domestico disabitato da diversi anni, una mostra temporanea nata dalla curiosità di immaginare, tramite l’arte, nuova vita e possibilità per un luogo da riempire di contenuti e renderlo aperto per chi decide di esserne fruitore e protagonista.

Questi i diversi linguaggi proposti: «la pittura di Riccardo Camboni, ozierese, (1990), studente all’Accademia Sironi di Sassari; le installazioni ambientali di Alessandra Sarritzu, (1991), originaria di Capoterra, vive e lavora a Bologna dove si laurea in Decorazione arte e ambiente e pittura-arti visive all’Accademia di belle arti di Bologna, le video installazioni di Matteo Orani (1993) cagliaritano di origine, attualmente studente all’Isia di Urbino con una formazione da illustratore; le performance e le installazioni di Ambra Iride Sechi (1992), originaria di Las Plassas e studentessa di fotografia all’Accademia di belle arti di Bologna; e l’opera relazionale di Dario Sanna (1996) originario di Siniscola, vive a Bologna dove studia scultura presso l’Accademia di belle arti».

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