La Nuova Sardegna

Nuoro

La carica dei primi cittadini per un seggio in via Roma

di Giusy Ferreli ; w
La carica dei primi cittadini per un seggio in via Roma

Mai come in questa tornata amministratori locali pronti a scendere in campo Dal Pd ai Riformatori passando per Forza Italia i partiti puntano sui sindaci  

29 dicembre 2018
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LANUSEI. Ottenere un ambito seggio in Consiglio regionale? In Ogliastra è una corsa (a ostacoli) tra sindaci. In attesa dell’ufficialità, che verrà sancita all’atto delle presentazione delle liste, le indiscrezioni danno una vera e propria carica dei primi cittadini ogliastrini. Pronti a una vivace campagna elettorale, che si preannuncia dagli esiti quanto mai incerti, con l’obbiettivo di sedere sugli scranni di via Roma. Nel Partito democratico, che secondo il regolamento licenziato dalla direzione regionale dovrà depositare le liste con le candidature entro il 10 gennaio, i nominativi che circolano con insistenza sono quelli dell’attuale primo cittadino di Baunei Salvatore Corrias e dell’ex consigliere provinciale Patrizia Ferreli. «Non c’è nulla di ufficiale. Bisognerà attendere ancora un po’» l’unico commento di Corrias. Un altro amministratore locale, il sindaco di Villagrande, Giuseppe Loi, ambirebbe invece a ritagliarsi un posto nella lista collegata dal candidato alla presidenza della Regione, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Alla categoria degli amministratori locali appartiene anche il ticket dei Riformatori: i candidati “in pectore” del partito sono Ivan Mameli e Rosalba Deiana, a capo, rispettivamente delle amministrazioni comunali di Barisardo e Elini. Ad amministratori (ed ex) appartengono i nominativi che circolano con insistenza sul fronte del Psd’Az. Si tratta del l’ex sindaco di Villagrande, Piero Cannas, e dell’attuale assessore ai Servizi sociali di Lanusei, Sandra Aresu. Chi sta valutando con attenzione la possibilità di una candidatura in quota Forza Italia è Franco Tegas. «Mi è stata chiesta la disponibilità – sottolinea Tegas giunto al terzo mandato come sindaco di Talana– e sto valutando attentamente questa proposta». Chi attende gli esiti delle “Primarias”, le primarie indette dal Partito dei sardi che ha già individuato nell’ex assessore della Giunta Pigliaru Paolo Maninchedda il suo candidato governatore, previsti per il 9 gennaio è il sindaco al secondo mandato di Girasole Gianluca Congiu, con lui Franca Tegas, ginecologa della Assl ogliastrina. «Credo sia un atto di responsabilità e la naturale prosecuzione del nostro impegno amministrativo la candidatura dei sindaci alle imminenti elezioni regionali» commenta Congiu. Marco Melis risulta tra i papabili in diverse liste (tutte di centrodestra). Dall’Udc alla lista di Stefano Tunis, Sardegna Venti-Venti, Melis non ha che l’imbarazzo della scelta.Tuttavia, il primo cittadino arzanese non ha ancora sciolto la riserva delle riserve: quella sulla sua candidatura. «Non ho ancora deciso se candidarmi o meno ma confermo che mi sono arrivate diverse proposte. Se dovessi decidere di scendere in campo – sottolinea Melis – lo farei in uno scenario politico rinnovato».

Chi non annovera amministratori tra le sue fila è il Movimento 5 stelle pronto a schierare i suoi candidati a sostegno di Francesco Desogus: Andrea Mascia e Anastasia Agus. La Lega, che in Sardegna sostiene la candidatura del segretario sardista Cristian Solinas alla guida della Regione in Ogliastra schiererà Giorgio Todde, leghista della prima ora (guidò lo sbarco dei padani nella costa orientale dell’isola) e già assessore comunale a Girasole. Con lui Maria Tina Crispu, consigliere comunale di Tertenia. Si attendono notizie anche da AutodetermiNatzione e dal movimento Sardi Liberi di Mauro Pili (entrambi appartenenti alla galassia indipendentista e sovranista) e dai partiti della sinistra.

Si tratta di un quadro frammentato nel quale i tasselli attendono ancora di essere ricomposti. Una cosa però è certa: mai come in questa tornata elettorale a mettersi in gioco sono gli amministratori comunali. Reduci da anni di governo delle loro comunità con risorse praticamente inesistenti, i sindaci sono certi di poter recitare un ruolo importante anche nella massima assemblea regionale.

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