La Nuova Sardegna

Nuoro

Trenino verde più sicuro: arrivano i fondi regionali

Paolo Maurizio Sechi
Trenino verde più sicuro: arrivano i fondi regionali

Verrà sistemato il tratto tra Macomer e Sindia interrotto dalla scorsa estate. Il primo viaggio risale al 1888. Esiste ancora la storica carrozza Bauchiero

29 dicembre 2018
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MACOMER. Entro lunedì 31 la Regione Sarda trasferirà all'Arst 10,3 milioni di euro di fondi straordinari per mettere in sicurezza le tratte del trenino verde a cui saranno aggiunti circa 22 milioni di euro di risorse straordinarie che però saranno ripartite in tre anni. Una vera boccata d'ossigeno per il sistema turistico su rotaie nelle classiche e suggestive tratte isolane. L'intervento riguarderà la storica linea turistica ferroviaria sarda, la più lunga in Italia e tra le più estese in Europa, che comprende le tratte Macomer-Bosa, la Arbatax-Mandas, la Isili-Sorgono e la Sassari-Nulvi-Palau. Dopo la deroga richiesta prima dell'estate al Ministero dei trasporti da parte dell'amministratore delegato dell'Arst, Chicco Porcu, in seguito all'approvazione della legge da parte del Parlamento sul trasporto pubblico ferroviario che impone standard di sicurezza elevati anche per le linee a scarto ridotto.

La deroga chiedeva misure meno restrittive per le linee turistiche isolane che non possono essere paragonate al traffico dei treni della rete nazionale anche per quanto riguarda l'automatizzazione di tutti i passaggi a livello considerando che i treni turistici viaggiano ad una velocità che va dai 10 e non supera i 30 chilometri orari. La Regione Sarda ha deciso di investire sulle linee turistiche ferroviarie con un piano di valorizzazione inserito in progetto pluriennale. La settimana scorsa a Villa Devoto a Cagliari è stato firmato il protocollo d'intesa tra la Regione e il comitato per il trenino verde alla presenza del presidente Pigliaru, l'amministratore dell'Arst Chicco Porcu, il coordinatore del comitato Paolo Pisu e i sindaci dei comuni interessati oltre a sindacati, associazioni e operatori economici. Per il comune di Macomer a Villa Devoto era presente alla firma del protocollo la vice sindaco Rossana Ledda.

Ora con il nuovo finanziamento saranno rese più sicure le linee turistiche ferroviarie e soprattutto il tratto tra Macomer e Sindia che la scorsa estate, per motivi di sicurezza, era stata sospesa e quindi utilizzato il pullman per poi proseguire in treno fino a Bosa Marina. Il viaggio completo del trenino verde a bordo della carrozza d'epoca Bauchiero del 1913 trainata dalla vecchia motrice diesel LDe 611 nel tortuoso tracciato di 58 km tra Macomer e la marina di Bosa, inaugurato nel 1888, dura circa tre ore considerando anche due brevi soste intermedie a Sindia con visita guidata dell'abbazia cistercense di Santa Maria di Corte, complesso monastico del 1147, con degustazioni di prodotti tipici locali e nella piccola stazione di Tresnuraghes con aperitivo a base di malvasia prima di arrivare a Bosa Marina dopo aver costeggiato il golfo e l'arenile. Il tracciato, molto gradito dai turisti, è particolarmente suggestivo non solo per le bellezze naturalistiche e storiche ma anche per i panorami mozzafiato che è possibile ammirare tranquillamente grazie anche all'andatura ridotta del trenino. I "Viaggi nel passato" dalla montagna al mare e viceversa con il trenino verde dell'Arst sono gestiti dalla società Esedra di Macomer che opera nel settore turistico da 20 anni.

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