La Nuova Sardegna

Nuoro

Un monumento per l’artista Fancello

di Nino Muggianu
Un monumento per l’artista Fancello

Dorgali, il Comune realizzerà l’opera grazie a uno stanziamento di 30mila euro

30 dicembre 2018
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DORGALI. Salvatore Fancello, il più grande artista che Dorgali abbia avuto, avrà il suo monumento funerario. è stata già pubblicata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Itria Fancello la determina a contrarre l’affidamento dei lavori.

È di circa 30 mila euro la somma complessiva che è stata prevista per la realizzazione dell’opera che rientra nei festeggiamenti del centenario della nascita di Fancello. Il progetto è stato redatto dall’area tecnica comunale in collaborazione con la professionista nel settore delle Belle Arti Claudia Piras.

Dorgali aveva celebrato nel 2016 l’anniversario del centenario della nascita di Salvatore Fancello, apprezzato scultore, pittore e ceramista della prima metà del Novecento, morto giovane, in guerra a Bregu Rapit, Albania, il 12 marzo del 1941.

Lo ha aveva deciso la giunta comunale guidata dall’allora sindaco Angelo Carta che si era avvalsa della collaborazione di Ugo Collu. Lo studioso di Nuoro, che già in passato si era occupato per conto del comune di Dorgali della storia dell’artista.

Per portare a termine il progetto l’amministrazione comunale ha previsto uno stanziamento di 30 mila euro per le celebrazioni del centenario della nascita di Fancello e 15 mila euro per l’istituzione della Fondazione e la costruzione della tomba, al fine di dare il giusto risalto alla figura dell’artista.

Il museo permanente nei locali del palazzo comunale di Dorgali che apre i battenti nel periodo estivo e in concomitanza con manifestazioni culturali, è stato aperto anche e soprattutto grazie alla donazione del "Disegno infinito" fatta dalla signora Ruth Nivola.

Un disegno lungo qualche metro che fu il regalo di nozze di Salvatore Fancello all'amico inseparabile artista di Orani Costantino Nivola col quale anche con il nuorese Giovanni Pintori aveva condiviso la bella esperienza dell’accademia di Milano.

Dei “tre sardi”, così erano chiamati nel ricco e variegato ambiente artistico di Monza, Costantino Nivola, Salvatore Fancello e il nuorese Giovanni Pintori, l’artista dorgalese fu quello decisamente meno fortunato.

Pur nella sua breve esistenza Salvatore Fancello lasciò una traccia indelebile della sua straordinaria grandezza artistica. Una grandezza ancora oggi in parte tutta da scoprire.

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