La Nuova Sardegna

Nuoro

«Cucca è uscito, Sedda convochi subito il Pd»

«Cucca è uscito, Sedda convochi subito il Pd»

Il consigliere regionale Deriu sollecita il dibattito interno e la consultazione degli organi politici

02 ottobre 2019
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NUORO. «Maria Sedda convochi subito gli organi del Pd dopo la scissione di Cucca». Il messaggio è chiaro. Roberto Deriu, consigliere regionale Dem, cerca così di riaccendere il dibattito interno al partito. «Il Pd nuorese ha recentemente subito, con dispiacere di tanti di noi, la scissione in Italia Viva. Il nostro parlamentare, senatore Giuseppe Luigi Cucca, ha lasciato il Pd per aderire alla nuova formazione politica che fa riferimento al presidente Matteo Renzi – spiega Deriu –. Non è una figura istituzionale qualsiasi che ci abbandona, ma la personalità eletta dalle primarie regionali segretario del partito in Sardegna, nonché l’uomo politico che ha vissuto con intensità e autorevolezza gli ultimi venti anni della politica del territorio per il centrosinistra al massimo livello».

Deriu ripete più volte questo suo (e di tanti altri) dispiacere, «grande, e aumentato dalla mancanza di un dibattito politico che l’abbia preceduto, essendosi invece consumato attraverso un’improvvisa e solitaria decisione del singolo». Da qui la legittima richiesta degli elettori Pd: l’uscita di Cucca in che modo si riflette sulla linea politica e sulle attività del partito?

«Maria Sedda, segretario provinciale del partito, si è dimessa – ricapitola Deriu – e poi ha ritirato le dimissioni a seguito di alcune prove elettorali, nelle quali la segretaria provinciale in nessun modo ha garantito che il Partito partecipasse alle prove medesime, abbandonando a se stessi i candidati, soli protagonisti degli appuntamenti». «Tali appuntamenti – insiste il consigliere regionale del Pd –, viceversa, avrebbero richiesto tutta l’energia e tutte le risorse umane e materiali dei Dem. Oggi, dopo l’abbandono del partito, la segretaria ancora non ha accennato alla consultazione di alcun organo politico: né la segreteria, né la direzione, né l’assemblea provinciale. Appare superfluo domandare quindi la convocazione, in successione, di tali organi; ma poiché sembra che non ci sia intenzione di farlo, la richiesta va posta con tutta la forza delle materie urgenti e indifferibili». «Maria Sedda richieda dunque la convocazione immediata degli organi per risolvere il giallo delle sue dimissioni date, ritirate, congelate e infine dimenticate; e soprattutto per consentire la ripresa del dialogo democratico nel Partito. E non si parli di “litigiosità” del Partito democratico – tiene a sottolineare a chiare lettere il consigliere regionale nuorese –. Qui è in gioco invece la corretta interpretazione di un ruolo di responsabilità, e poiché Maria Sedda rappresenta oggi tutto il Pd, e non più solo la corrente o ex corrente che l’ha candidata al ruolo che ricopre, è deontologicamente e moralmente corretto che il ruolo sia compiutamente svolto, oppure definitivamente abbandonato». (l.p.)



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