La Nuova Sardegna

Nuoro

Esposto contro il sindaco: vìola le norme statutarie

di Lamberto Cugudda
Esposto contro il sindaco: vìola le norme statutarie

Gairo, tre consiglieri di opposizione accusano il primo cittadino Piras «Da agosto la richiesta di convocazione del consiglio non ha avuto risposta»

02 ottobre 2019
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GAIRO. Tre consiglieri comunali di minoranza, Cristina Deagostini, Pietro Doneddu e Roberto Marceddu (ex primo cittadino per tre legislature) hanno firmato un esposto contro il sindaco Francesco Piras per «violazione delle norme statutarie». L’esposto è stato inviato a mezzo mondo: al presidente della Regione, Solinas, all’assessore regionale agli Enti locali, al prefetto di Nuoro, alla Procura di Nuoro, al segretario comunale gairese e alla locale stazione dei carabinieri.

«Lo scorso 29 agosto – precisano Doneddu, Marceddu e Deagostini – abbiamo protocollato negli uffici comunali la richiesta di convocazione del consiglio comunale. Successivamente, verificatosi un evento criminale con danni alle strutture turistiche nel sito di Coccorrocci, si era resa urgente la riunione consiliare con finalità informative pubbliche ed eventuali deliberazioni conseguenti».

I consiglieri fanno rilevare che lo Statuto vigente prevede il termine massimo di 20 giorni entro il quale ottemperare. «Ma trascorso quasi un mese, non si è avuta alcuna risposta. Si fa osservare – scrivono – che il rispetto statutario non può essere considerato discrezionale o volontario da parte del sindaco o di qualunque altro amministratore. Da esso discende la sana e corretta gestione legale e democratica».

Per i tre consiglieri comunali di minoranza tale comportamento «segue e reitera sistematicamente quanto già verificato da ormai tre anni, in occasione delle dimissioni dell’ex assessore Sandro Cucca, per il quale, il 24 febbraio 2017 inviammo un esposto alla Procura della Repubblica di Lanusei». Esposto per il quale stando a quanto comunicato dalla Procura ai consiglieri di opposizione dalla Procura, le indagini sarebbero ancora in corso.

Roberto Marceddu, Pietro Doneddu e Cristina Deagostini concludono l’esposto rimarcando: «La mancata convocazione nei termini statutari non è lesiva soltanto dei poteri e diritti dei consigli comunali e quindi dei cittadini ma consente al sindaco, di celare gli equilibri esistenti, nel caso in cui si siano verificate nuove defezioni interne alla maggioranza. Se venisse consentito di operare in modo così scorretto – aggiungono –, si sarebbe in presenza di regime eufemisticamente definibile antidemocratico».

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