La Nuova Sardegna

Nuoro

È guerra tra Comuni per i fondi regionali

di Giusy Ferreli

L’amministrazione di Gavoi ha fatto ricorso al Tar per i finanziamenti assegnati a Bitti e Lanusei

03 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. È guerra tra comuni della Provincia di Nuoro per un finanziamento regionale. Una guerra a suon di carte bollate che oppone Gavoi a Bitti e Lanusei e alla stessa Regione. A impugnare un provvedimento, che stanzia ingenti risorse destinate alla ristrutturazione e al completamento di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale, è stata l’amministrazione gavoese guidata da Giovanni Cugusi. In un ricorso al Tar Sardegna ha chiesto alla Regione di sospendere l’erogazione dei fondi già assegnati a Lanusei e Bitti. La vicenda viene ricostruita nel ricorso presentato dai legali del Comune. Secondo l’avvocato Daniele Albai i requisiti presentati dalle due amministrazioni non sarebbero tali da giustificare l’assegnazione del punteggio ottenuto. Albai, nel chiedere al Tar di sospendere tutto, ripercorre la partecipazione al bando di Gavoi che in un primo momento si è classificato al 34esimo posto, fuori da ogni possibilità di ottenere parte dello stanziamento regionale (iniziale) pari a 5 milioni e 244mila euro previsto per la provincia di Nuoro.

Con una successiva delibera della Giunta regionale del gennaio 2019 vengono destinate, ad integrazione del programma di intervento, delle risorse aggiuntive con contestuale scorrimento delle graduatorie già approvate. Una novità che si rivela positiva per Gavoi che trova in posizione utile per beneficiare dei fondi. Sennonché, con due determinazioni la direzione dei Lavori pubblici accoglie parte dei ricorsi gerarchici presentati, tra gli altri, dalle amministrazioni di Bitti e Lanusei. Risultato? Lanusei, che progetta di ridare nuova vita al vetusto palazzo municipale, dal 38esimo posto passa al 21esimo mentre Bitti, dal 41esimo passa al 24esimo. Ed è a quel punto che Gavoi si trova per la seconda volta tagliato fuori dalla graduatoria definitiva. E decide di affidare tutto a alla giustizia amministrativa.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative