San Demetrio riapre dopo tre anni
di Sandro Biccai
Sindia, martedì 8 la cerimonia per sancire la fine dei lavori dopo il rogo doloso
04 ottobre 2019
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SINDIA. A distanza di quasi tre anni dall’incendio doloso che, la mattina del 4 febbraio 2017, aveva seriamente danneggiato la statua del santo e lo splendido altare ligneo policromo, l’intera comunità di Sindia si accinge a riappropriarsi di uno dei luoghi più cari e preziosi: la chiesa seicentesca di San Demetrio. Martedì 8 ottobre, alle 18, è prevista infatti la cerimonia di riapertura dell’edificio sacro al culto pubblico. A presiedere la funzione monsignor Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero Bosa. Insieme a lui saranno presenti il parroco, don Salvatore Biccai, i sacerdoti della forania di Bosa, le autorità civili e militari, le confraternite, i comitati, i gruppi e le associazioni di Sindia. Il sindaco, Demetrio Luigi Daga, non nasconde la sua soddisfazione per la riapertura. «Si tratta di un momento importante, atteso da tempo e destinato ad mandare in archivio, almeno in parte, un episodio che ha ferito e segnato in profondità il nostro paese lasciando i cittadini attoniti ed increduli. Approfitto per ringraziare, a nome dell’amministrazione civica, della parrocchia e del comitato di San Demetrio, le tante persone e i numerosi enti che, manifestando grande sensibilità e attenzione, hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento di questo primo, significativo traguardo: il riposizionamento dell’altare ligneo sebbene ancora privo di tele, alcune delle quali irrimediabilmente danneggiate, e la riapertura della chiesa. Invito, pertanto, l’intera popolazione sindiese, e tutte le persone che vorranno condividere con noi questo momento così solenne e gioioso, a presenziare alla funzione dell’8 ottobre». Dal canto suo, don Salvatore Biccai spiega il reale significato della cerimonia di martedì: «Non è finalizzata alla riconsacrazione della chiesa ma alla riconsegna della stessa al culto. Mi fa particolarmente piacere la presenza di monsignor Morfino che, nonostante altri impegni, ha subito condiviso l’idea di essere a Sindia in un giorno così importante e dall’alto valore simbolico coincidente con l’inizio della novena di San Demetrio che, dopo l'esilio forzato, ritorna ad essere celebrata nella sua sede naturale».
