La Nuova Sardegna

Nuoro

Lei, Birori e Noragugume scaldano i motori del voto

di Tore Cossu
Lei, Birori e Noragugume scaldano i motori del voto

Paesi e movimenti in fermento in vista delle prossime elezioni amministrative Gli attuali sindaci Chirra, Cadeddu e Pirosu non hanno ancora sciolto la riserva

06 ottobre 2019
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MACOMER. Sono tre i comuni del Marghine che nella prossima primavera saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione dei nuovi sindaci. Si tratta dei più piccoli comuni del territorio i cui organi amministrativi si avviano alla scadenza naturale del mandato. Interessati alla tornata elettorale sono i cittadini di Lei, Birori e Noragugume guidati rispettivamente dai sindaci Marcella Chirra, Silvia Cadeddu e Federico Pirosu. Anche se ancora mancano diversi mesi all’appuntamento è chiaro che qualcosa inizia a muoversi. Innanzitutto ci sarà da verificare se gli attuali primi cittadini sono disposti a ricandidarsi oppure se decidono di passare il testimoni ad altri papabili. La veterana dei tre è la sindaca di Lei Marcella Chirra che indossa la fascia tricolore da dieci anni. Non ha ancora sciolto le riserve su una sua nuova discesa in campo. Stesso discorso vale per la prima cittadina di Birori, Silvia Cadeddu, che nel periodo scorso ha anche tentato, con poca fortuna, la scalata verso il consiglio regionale con la bandiera dei Riformatori sardi. Silvia Cadeddu sembrerebbe comunque intenzionata a non ricandidarsi. Anche Federico Pirosu, succeduto a Michele Corda, dovrà fare delle valutazioni con i compagni di viaggio prima di decidere se ricandidarsi alla guida del municipio di Noragugume. Alle ultime elezioni a Lei e Noragugume venne presentata una sola lista a conferma della disaffezione che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni e dell’impegno in campo politico-amministrativo. Due invece sono stati gli schieramenti che si contrapposero a Birori dove l lista guidata da Silvia Cadeddu si impose per una manciata di voti sulla lista concorrente. Partiti e movimenti avvieranno a breve incontri formali e riunioni con l’obiettivo di non farsi trovare impreparati. All’esito di queste elezioni è anche legato il futuro degli assetti istituzionali in seno all’Unione dei Comuni del Marghine. L’organismo comprensoriale, presieduto dall’ormai ex sindaco di Macomer Antonio Succu, dovrà rivedere gli assetti e la composizione della giunta esecutiva. Per questo motivo nei prossimi giorni verrà convocata l’assemblea dei sindaci per decidere il da farsi. Soprattutto alla luce dello scandalo sulla sanità oristanese che di riflesso coinvolge anche il comprensorio del Marghine.

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