La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Oscar Green va a Fonni per le trote di montagna

di Michela Columbu
L’Oscar Green va a Fonni per le trote di montagna

La Coldiretti premia Stefano Serusi con il titolo di miglior imprenditore under 40 «Ora progetto l’ampliamento dell’attività con un’area attrezzata per le famiglie»

08 ottobre 2019
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FONNI. Trote d’alta montagna premiate con l’Oscar Green della Coldiretti, il premio riservati ai giovani innovativi, che con il loro coraggio investono e fanno impresa, promuovendo un territorio e la sua economia, creando importanti occasioni di scambio. Stefano Serusi, nemmeno 30 anni di Fonni, ci ha visto giusto, e ha trasformato la sua passione per la pesca sportiva in un mestiere che gli sta regalando continue soddisfazioni. A partire dal rapporto quotidiano con i clienti che nel suo punto vendita in azienda acquistano le sue trote freschissime «a nemmeno venti metri dalle vasche dove le allevo – spiega sottolineando il metro zero che caratterizza il suo prodotto –, perché nel punto vendita arrivano in una vasca che trasporto nel carrellino, e quindi chi le compra ha la certezza del prodotto appena pescato».

Per lui, il 20 settembre scorso all’Asinara dove si è tenuta la premiazione, la soddisfazione di essere tra le sei aziende sarde premiate dalla organizzazione regionale, tre delle quali del nuorese (Marduk di Irgoli, birrificio che inizia e chiude la filiera in azienda con la coltivazione dell’orzo e del luppolo; e l’azienda agricola di Sadali di Frediano Mura, dove si coltivano e utilizzano le essenze mediterranee). Così la troticoltura di Stefano Serusi è stata eletta migliore azienda under 40 di Barbagia del 2019, «fatto che mi sprona a credere ancora di più in quello che sto facendo, a migliorare la mia azienda, e a raggiungere sempre maggiori obbiettivi». Una produzione annua che si aggira intorno ai 10/12 quintali l’anno, con una vendita diretta al cliente nel suo punto vendita e nel mercato di Campagna Amica di Nuoro, oltre che a garantire la fornitura per diversi ristoranti. Stefano Serusi racconta di un lavoro certosino nella sua azienda, con le trote che alleva effettuando un’attenta selezione, «tutta manuale, con osservazione diretta – spiega –, e con una attenzione meticolosa al loro benessere. Le vasche sono per così dire off limits, perché il troppo movimento vicino, crea in loro un certo stress, che influisce sulla loro crescita». Insomma, dal 2016, anno in cui ha rilevato l’azienda chiusa da una decina d’anni da un suo amico andato in pensione, ha investito tutte le sue risorse «senza prendere mai un centesimo di soldi pubblici – ci tiene a precisare con orgoglio –, anche perché se penso a tutta la burocrazia che ci sta dietro, non ne esci più». Il coraggio di questo ragazzo, aiutato e sostenuto dalla famiglia, lo ha portato con il tempo a progettare una crescita della sua azienda: «Il mio progetto è quello di ampliare l’attività e di creare un’area attrezzata con barbeque e picnic, dove le famiglie possano venire a passare una giornata all’aperto e cucinare le trote che pescano nel laghetto». Si perché l’azienda oltre alle numerose vasche dove avviene la crescita e selezione delle trote, conta anche di un laghetto, all’interno di un ambiente rilassante e piacevole. Per l’organizzazione agricola sarda, «un orgoglio essere al fianco di ragazzi come Stefano – commenta Alessandro Serra, direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra – che come azienda Campagna Amica garantisce il rispetto di quei principi che sottendono al nostro mercato».

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