La Nuova Sardegna

Nuoro

Riflettori sul primo bacio di Grazia Deledda

Riflettori sul primo bacio di Grazia Deledda

Il rione Santu Predu diventa un grande set per girare la docufiction del giornalista-regista Rojch

08 ottobre 2019
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NUORO. Grazia Deledda, a 19 anni, baciò furtivamente Fortunio, nella vigna del padre Giovanni Antonio, provocando la reazione del fratello, Andrea, che le proibì di rivedere il giovane, segreto ammiratore della scrittrice futuro Premio Nobel per la letteratura. La vicenda, raccontata dalla stessa Deledda, è stata ricostruita dal giornalista- regista Antonio Rojch nella docufiction “La Grazia ritrovata” che andrà in onda su Rai tre entro l’anno.

Nei panni della giovane Grazie Deledda l’attrice di Sassari Ilaria Loriga, allieva di Ricky Tognazzi e Simona Izzo. La parte di Fortunio, invece, è stata interpretata da Francesco Falchetto, l’attore di Orotelli già protagonista del film “Sonetaula” di Salvatore Mereu. Falchetto è stato anche nel cast della fiction “Romanzo famigliare” andato in onda lo scorso gennaio in prima serata su Rai Uno. Fortunio conquistò la giovanissima Grazia Deledda, dopo una serenata a Santu Predu, il quartiere dove ancora esiste la casa (oggi museo) Deledda. Nel film la scena è stata ricostruita con il canto in limba del poeta Salvatore Marceddu e con la chitarra di Salvatore Zedde di Orotelli. Le scene de “La Grazia ritrovata” sono state girate nel centro storico di San Pietro, diventato ancora una volta un grande set, in particolare nella casa natale della scrittrice premio Nobel, in antichi cortili e nella chiesa di Santu Caralu, dove a fine Ottocento è stato parroco canonico Sebastiano Cambosu, zio di Grazia. Tra i protagonisti del film l’attore Maurizio Pulina (premio internazionale a Los Angeles per “La sporca sacca nera”), Gian Mario Riu, Antonio Lu-vinetti, Carmen Corona, Andrea Staffa, Soraya Secci, Letizia Collu, Alessandra Muntoni. «Vedrete una Deledda inedita – spiega Antonio Rojch – in una fiction che svelerà pagine in gran parte sconosciute sulla vita del Premio Nobel».

Una parte del film è stata girata a Galtellì nel paese di “Canne al vento”, proprio nei luoghi deleddiani, nel pozzo delle dame, nell’antico castello di Pontes, nella chiesa del Cristo miracoloso.



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