La Nuova Sardegna

Nuoro

la processione 

Santa Sofia riunisce Gairo e Tertenia

All’origine del culto anche il furto delle statue in un’epoca remota

08 ottobre 2019
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TERTENIA. «Dopo oltre 50-60 anni quest’anno c’è stata un’importante riproposizione, in occasione della nostra festa di Santa Sofia, con il simulacro che è stato portato a spalla da alcuni membri della comunità di Gairo». A parlare è il sindaco di Tertenia Giulio Murgia, che precisa come in seguito alcuni cittadini abbiano portato in spalla «per la festa di Cardedu (dove si trasferì, in parte la comunità gairese dopo la terribile alluvione dell’autunno 1951, ndr), quella della Madonna di Buoncammino».

Murgia spiega che, a quanto si racconta, alcuni gairesi secoli fa rubarono il simulacro di Santa Sofia (pare per propiziare precipitazioni) e i terteniesi ribatterono rubando quello della Madonna di Buocammino. Il primo cittadino del centro costiero insieme ai componenti della sua giunta ha ringraziato il Comitato classi 79/96 per l’impegno e i risultati ottenuti nell’organizzazione delle feste 2019.

«In maniera particolare – ha proseguito Giulio Murgia – ci complimentiamo per lo svolgimento della processione per le vie del paese, ricca di figuranti a cavallo e in abito tradizionale. E che ha visto la riproposizione dell’antico rituale per cui membri della comunità gairese portano a spalle il simulacro di Santa Sofia, una delle nostre feste più sentite».

Il sindaco Murgia e tutta l’amministrazione hanno inoltre ringraziato «il nostro parroco don Battista Mura, il gruppo folk terteniese, il gruppo minifolk, Is Pintadoras, i Cavalieri dell’Assunta, Is Launeddas di Tertenia e tutti gli altri gruppi folk dei paesi vicini che ci hanno onorato della loro presenza; attrus annus meglius». (l.cu.)

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