La Nuova Sardegna

Nuoro

Furlan a Oliena per il cambio alla Cisl

di Francesco Pirisi
Furlan a Oliena per il cambio alla Cisl

Fele va in pensione e lascia la segreteria provinciale. Al suo posto arriva Ariu, finora responsabile del settore scuola

10 ottobre 2019
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NUORO. La segretaria nazionale della Cisl Anna Maria Furlan parteciperà questa mattina a Oliena al consiglio territoriale del sindacato. La presenza della leader confederale è legata al cambio nella segreteria nuorese, che durante l’assemblea passerà dalla guida di Michele Fele a quella di Maria Luisa Ariu, 56 anni, sinora responsabile del settore scuola della Cisl regionale. L’appuntamento alle 9,30, nell’agriturismo Istei, nel primo tratto della provinciale Oliena-Orgosolo. Con Furlan arrivano gli altri componenti della segreteria nazionale, Piero Ragazzini e il nuorese Ignazio Ganga. A Oliena anche Lena Gissi, responsabile nazionale della Cisl scuola. Presiederà Gavino Carta, il segretario regionale. Michele Fele lascia a metà del secondo mandato. Dal primo settembre è stato collocato in pensione dalla sua azienda, l’agenzia Forestas, e le regole della Cisl non consentono che si possa continuare a rivestire ruoli dirigenziali. La parola “fine” arriva dopo una presenza iniziata nel 1984, con i primi incarichi nella Fisba, la categoria dei braccianti agricoli. Trentacinque anni da concentrare prima di tutto in uno stato d’animo: «C’è sicuramente emozione e insieme molta serenità, per il fatto di avere dedicato ogni energia alla causa sindacale».

Tra i temi appuntati da Fele nelle cartelle del saluto la sofferenza economica del territorio: «Il sindacato nazionale deve fare la sua parte per trovare le soluzioni». La crisi di lavoro e quindi di reddito ha il segno emblematico nella fine della fabbrica chimica di Ottana, che nei suoi albori aveva alimentato la speranza di tanti per un’occupazione stabile, seppure col costo di un pesante impatto sull’ambiente. Il segretario uscente supera il dibattito sulle ragioni dell’epilogo dell’attività produttiva, per toccare la questione delle bonifiche nella media valle del Tirso, di cui non si è parlato a sufficienza: «L’Eni, che è un’azienda di Stato, ha garantito le bonifiche nel Cagliaritano, ma non l’ha fatto a Ottana. Da noi ha venduto un minuto prima di prendere qualsiasi impegno, per lasciare un’area con grossi danni conseguenza delle fabbriche chimiche. Ciò che non è stato fatto, va comunque recuperato». A maggior ragione se l’alternativa è lo sfruttamento della risorsa ambiente e delle produzioni economiche legate al territorio.

La segreteria di Fele, iniziata nel 2013, ha legato il mandato anche a un rilancio dell’idea del parco del Gennargentu: «Il nostro parco è quello che nasce dal basso. Nessuna imposizione. Ma si deve avere la consapevolezza che nelle aree interne l’economia non può prescindere dall’ambiente, dal turismo, dalla proposta dei beni della terra, che il marchio di un parco avrebbe la capacità di esaltare». Se le bonifiche sono il presupposto a Ottana e nelle altre aree toccate dalla stagione industriale, per il resto della provincia Fele richiama altri interventi di base: «Sono quelli per migliorare i collegamenti viari e le stesse reti telematiche. L’altro nodo è rappresentato dalla disponibilità delle fonti energetiche. La Sardegna, baciata dal sole, può sfruttare questa condizione attraverso le produzioni rinnovabili. Il credito agevolato è un altro supporto necessario». Questo il rosario dei dolori, che in tanti pensano potesse essere meno lungo anche grazie al sindacato. Il segretario della Cisl non si nasconde, soprattutto quando pensa ai fallimenti della reindustrializzazione di Ottana, negli anni ’80, con il naufragio del contratto d’area e la vita breve del tessile. Tra le motivazioni ci mette dentro il dialogo non sufficiente tra confederazioni: «La Cgil ha spesso voluto fare la prima donna a scapito dell’azione congiunta, in grado di dare più forza alle vertenze. Penso a quando una parte degli operai scalarono le torri di Ottana, contro la chiusura della fabbrica del Pet, senza che la Cisl ne fosse informata». Tra ragioni e torti da oggi inizia una nuova fase nella Cisl, quella firmata dalla segretaria Maria Luisa Ariu, la cui agenda riparte dai successi e dalle disillusioni della gestione Fele.

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