Allarme randagismo nella colonia penale di Mamone
di Luca Urgu
ONANÌ. Allarme sicurezza alla Casa di reclusione di Mamone nel territorio di Onanì per le problematiche create dal fenomeno randagismo. La segreteria regionale della Fns Cisl a fronte di una forte...
11 ottobre 2019
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ONANÌ. Allarme sicurezza alla Casa di reclusione di Mamone nel territorio di Onanì per le problematiche create dal fenomeno randagismo. La segreteria regionale della Fns Cisl a fronte di una forte preoccupazione crescente per il perdurare da tempo del disagio che nelle ultime settimane si sta intensificando ha scritto al prefetto di Nuoro Anna Aida Bruzzese.
Nella nota il sindacato sottolinea come la problematica legata alla presenza di tanti cani stia provocando crescenti preoccupazioni tra il personale che lavora nell’istituto. Un disagio che dura da troppo tempo e che sta avendo una progressiva intensificazione.
“La situazione sta creando non pochi problemi di sicurezza, per lo più legati, anche se ad oggi pare non ce ne siano stati, a possibili futuri attacchi alle persone che per qualsiasi motivo vivono la Colonia penale in questione”, spiega nella missiva il segretario Giovanni Villa.
“La nostra preoccupazione è giustificata dal fatto che più volte branchi di cani randagi, anche più di quaranta, hanno attaccato dei capi ovini, di proprietà all’amministrazione penitenziaria, decimandone il numero. Ancora, questi cani più volte hanno ringhiato contro operatori della sicurezza, a volte costretti anche a cambiare percorso, specialmente se questo è fatto a piedi. L’amministrazione penitenziaria più volte è intervenuta nel cercare una soluzione anche con il Comune di Onanì, ma pare che ad oggi non si siano trovate contromisure adeguate a risolvere la problematica”.
Il sindacato regionale Fns Cisl ha così chiesto un autorevole intervento al prefetto affinché la situazione che viene denunciata venga risolta in tempi ragionevoli e prima che accada qualcosa di irreparabile.
Nella nota il sindacato sottolinea come la problematica legata alla presenza di tanti cani stia provocando crescenti preoccupazioni tra il personale che lavora nell’istituto. Un disagio che dura da troppo tempo e che sta avendo una progressiva intensificazione.
“La situazione sta creando non pochi problemi di sicurezza, per lo più legati, anche se ad oggi pare non ce ne siano stati, a possibili futuri attacchi alle persone che per qualsiasi motivo vivono la Colonia penale in questione”, spiega nella missiva il segretario Giovanni Villa.
“La nostra preoccupazione è giustificata dal fatto che più volte branchi di cani randagi, anche più di quaranta, hanno attaccato dei capi ovini, di proprietà all’amministrazione penitenziaria, decimandone il numero. Ancora, questi cani più volte hanno ringhiato contro operatori della sicurezza, a volte costretti anche a cambiare percorso, specialmente se questo è fatto a piedi. L’amministrazione penitenziaria più volte è intervenuta nel cercare una soluzione anche con il Comune di Onanì, ma pare che ad oggi non si siano trovate contromisure adeguate a risolvere la problematica”.
Il sindacato regionale Fns Cisl ha così chiesto un autorevole intervento al prefetto affinché la situazione che viene denunciata venga risolta in tempi ragionevoli e prima che accada qualcosa di irreparabile.
