La Nuova Sardegna

Nuoro

SIndia 

San Demetrio riapre dopo il rogo

di Sandro Biccai

La chiesa era stata danneggiata da un incendio doloso tre anni fa 

11 ottobre 2019
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SINDIA. «È un gesto penitenziale, quello odierno, che riconsegna la chiesa di San Demetrio al segno dell'acqua battesimale e della parola e che ci rende pienamente partecipi della vita cristiana». È questo uno dei passaggi più significativi dell'omelia di Monsignor Mauro Maria Morfino in occasione della cerimonia di riconsegna al culto della chiesa di San Demetrio, chiusa dar quasi tre anni a causa di un disastroso incendio doloso. Al termine di una breve processione accompagnata dalle litanie dei santi, il vescovo di Alghero Bosa ha riaperto il portone principale dell'edificio sacro, sormontato dallo splendido rosone, e vi ha fatto ingresso solenne seguito da una decina di sacerdoti, guidati dal parroco don Salvatore Biccai, e da una grande folla di fedeli. Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il sindaco Demetrio Luigi Daga che, dopo aver ringraziato le persone e gli enti che hanno contribuito al restauro della statua di San Demetrio e dell'altare ligneo, ha parlato di «Una giornata gioiosa che, cancellando l'odore acre del fumo, dona a tutti un profondo senso di appagamento interiore». Il primo cittadino ha, poi, posto l'accento sulla necessità di reperire ulteriori fondi per completare il restauro dell'altare ligneo, ancora oggi privo delle tele originarie. Alla riapertura della chiesa seicentesca erano presenti, tra gli altri, don Paolo Secchi, direttore dell’Ufficio dei Beni culturali e della Biblioteca di Bosa e Alghero, monsignor Giovanni Antonio Niola, parroco emerito di Sindia, e Anna Aida Bruzzese, prefetta di Nuoro.

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