La Nuova Sardegna

Nuoro

Scrapie, allarme per il contagio

di Federico Sedda

Nuovo caso in un allevamento a Sindia, la malattia delle pecore sta attraversando la provincia

11 ottobre 2019
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NUORO. Diffusione della scrapie, ora è allarme per il Nuorese, visto che il contagio sembra spostarsi dal Marghine alla Planargia. Lo conferma l’ultimo caso registrato a Sindia, dove l’abbattimento immediato di 83 capi ovini e sorveglianza sanitaria ufficiale dell’allevamento per due anni “per confermato caso di scrapie” sono stati disposti dl sindaco Demetrio Luigi Daga. Nei giorni scorsi il primo cittadino ha firmato un’ordinanza nei confronti del proprietario di un’azienda zootecnica che si trova nelle campagne di Sos Piaghesos, nel territorio del paese.

Dopo i due casi segnalati a Bolotana con relative ordinanze di macellazione obbligatoria di 89 capi ovini, continua, dunque, nelle campagne del Marghine, l’allarme scrapie: la malattia neurodegenerativa e infettiva che colpisce pecore e capre fino a provocarne la morte. Il focolaio della malattia era stato segnalato nell’allevamento di Sos Piaghesos nel giugno scorso, ma era solo un caso sospetto che aveva, comunque, provocato l’emissione di un’ordinanza del sindaco di sequestro provvisorio dell’allevamento.

Ora, alla luce dei nuovi accertamenti diagnostici effettuati dal servizio veterinario di sanità animale della Assl di Nuoro, il sospetto è diventato certezza: l’infezione di scrapie individuata quattro mesi fa è, purtroppo, una realtà che, se non circoscritta e curata in tempo, rischia di colpire altri allevamenti della zona. Da qui l’emissione dell’ordinanza urgente che impone la macellazione di 83 capi ovini infetti e la sorveglianza sanitaria ufficiale dell’allevamento infetto per non meno di due anni: un periodo ritenuto sufficiente per debellare la malattia applicando una serie di misure cautelari. In particolare, oltre all’applicazione di alcuni accorgimenti nella riproduzione controllata del bestiame, l’ordinanza impone il divieto di spostamento del bestiame; l’isolamento degli animali ammalati da quelli sani; l’immediato abbattimento dei capi infetti; il continuo prelievo dei campioni per gli esami diagnostici; disinfezioni periodiche dell’ovile e l’obbligo di non portare il latte prodotto fuori dall’azienda. Tutte misure preventive che puntano a evitare che la malattia possa diffondersi agli allevamenti vicini, provocando notevoli danni alle aziende zootecniche dalla mancata vendita del latte e della carne.

La scrapie, presente in Sardegna da oltre 40 anni, si comporta come una malattia infettiva e la sua trasmissione avviene prevalentemente per via orizzontale e “materna”. Il periodo di incubazione è molto lungo e variabile e si attesta tra i 2 ed i 6 anni. Il suo esordio è definito “subdolo” in quanto i sintomi sono poco specifici. In generale, gli animali mostrano modificazioni comportamentali quali per esempio ipereccitabilità, aggressività, nervosismo e paura, depressione. Un sintomo caratteristico della scrapie, che può però anche non verificarsi, è il grattamento. Per la sua prevenzione l’unica arma a disposizione è la selezione genetica. Che, a questo punto, diventa anche un fatto di cultura.



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