La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Atp chiede garanzie sul futuro

di Stefania Vatieri
L’Atp chiede garanzie sul futuro

Il presidente Flamini: «Servono progetti a lungo termine». I sindacati: «No alla privatizzazione»

12 ottobre 2019
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NUORO. Sindacati e lavoratori Atp sul piede di guerra: nessuna risposta concreta da Regione e Comune. Da una parte la presa di posizione nei confronti della Regione per quanto riguarda la recente delibera sul rinnovo per soli due anni della convenzione alle aziende di trasporto pubblico. Dall’altra la paura della privatizzazione di un servizio, quello della sosta a pagamento, che ha fruttato lavoro e introiti all’Azienda di trasporto nuorese, attualmente gestita per il 75 per cento dal Comune e 25 per cento dalla Provincia, con gravi ripercussioni sui lavoratori e sulla qualità del servizio stesso. Una preoccupazione che ieri mattina è stata messa al centro di un incontro avvenuto nella sede dell’Atp cittadina dal presidente Stefano Flamini, dalla responsabile dell’antitrust e della trasparenza Tatiana Isoni, dalla segretaria dell’assessorato regionale ai Trasporti Lidia Palma e da alcuni rappresentanti delle sigle sindacali del territorio, che a gran voce chiedono chiarezza sul futuro dei lavoratori.

«La volontà e le idee sono tante, ciò che manca è una stabilità che ci possa garantire di poter fare progetti a lungo termine – esordisce il presidente dell’Atp Stefano Flamini durante l’incontro –. Al Comune chiediamo maggiore chiarezza riguardo l’affidamento del servizio di sosta, mentre dalla Regione vorremmo una programmazione finanziaria più certa e di lungo termine che ci permetta di mettere in campo nuovi e più ambiziosi progetti in grado di rinnovare e migliorare un’azienda che vanta bilanci in positivo – ribadisce –. Attualmente il finanziamento che riceviamo è biennale senza mai avere certezze per il futuro». Le parole sono sostenute dai fatti: negli ultimi due anni c’è stato un notevole incremento nell’uso dei trasporti pubblici e numerosi sono anche i progetti messi in campo per favorire l’accesso al servizio. Il conto alla rovescia è già iniziato, tempo tre mesi e la convezione dei parcheggi affidata all’Atp scadrà. «Ma nonostante i tempi stretti e i numerosi incontri con l’amministrazione, dal Comune ancora nessuna notizia su un possibile rinnovo – spiega nel corso dell’incontro Stefano Flamini –. Oggi abbiamo voluto dare voce ai nostri lavoratori che in assenza di risposte e certezze sono preoccupati per il loro futuro – aggiunge Flamini –. Vorremmo sapere dunque dall’amministrazione comunale se il servizio verrà esternalizzato o meno e dalla Regione maggiore stabilità finanziaria».

La gestione dei parcheggi a pagamento è una delle attività che l’Atp svolge e che ha consentito all’Azienda di creare nuovi posti di lavoro grazie all’assegnazione di 912 stalli su strada e 255 all’interno delle strutture. Secondo le sigle sindacali presenti la tanto temuta esternalizzazione del servizio dei parcheggi rappresenterebbe l’anticamera di una privatizzazione dell’azienda, che da una gestione in House passerebbe alla tanto temuta gestione privata.

«Non ci pare che debba passare sotto silenzio un provvedimento di questa importanza e chiediamo alle Autorità in indirizzo di intervenire adeguatamente perché la Regione Sardegna assuma gli opportuni provvedimenti di rettifica – spiegano i rappresenti provinciali delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cisal Trasporti –. Una scelta che aprirebbe la strada a una possibile privatizzazione» spiegano.

È un «No» senza se e senza ma quello sulla possibile privatizzazione del trasporto pubblico locale da parte delle maestranze e delle organizzazioni sindacali di categoria che temono una penalizzazione del servizio e delle condizioni stesse dei lavoratori. Una posizione condivisa anche dalla segretaria dell’assessorato regionale ai Trasporti che sottolinea la necessità di «affrontare il problema e mettere ordine». Ordine e chiarezza sono anche le parole d’ordine dell’assessora al Traffico Maria Boi, che rassicura lavoratori e sigle sindacali sottolineando che «non ci è mai stato chiesto nessun incontro da parte dei sindacati, dunque ad oggi nessuna ipotesi è stata avanzata riguardo a una possibile esternalizzazione del servizio, e quindi neppure decisioni in merito. Ragionamenti che possono essere messi in campo in un confronto, finora non richiesto».

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